Attualità, politica e società

no, a 11 anni io non ho scelto niente, anzi, finché ho potuto ho fatto di tutto, anche con le "cattive" (tipo "marinare" catechismo e cose simili) per far capire loro che di tutte quelle baggianate non poteva importarmene di meno, ma non c'è stato verso....poi come padrino mi hanno affibbiato un mio zio che faceva letteralmente da cane da guardia....un bambino di 11 anni che cosa può fare secondo te in queste condizioni?....scappare di casa?...e comunque la mentalità che ha dato il via a tutta questa storia ha un origine ben precisa....scommetto che se loro non fossero stati credenti di quel tipo tutta sta storia non sarebbe successa. Quello che contesto delle religioni non è la loro esistenza (anzi, ritengo che una qualche spiritualità personale sia fondamentale nella crescita di ognuno), ma il loro essere organizzate in comunità che, volenti o nolenti hanno regole, e persone che decidono queste regole, secondo non si sa bene quali criteri. Le regole poi possono anche essere interpretate, e anche le interpretazioni possono essere diverse: ci sono le interpretazioni rigide e quelle elastiche, ed entrambe possono portare ad aberrazioni quali il bigottismo da una parte o l' eccessivo lassismo dall' altra. Quando poi le regole di una di queste comunità religiose entrano in conflitto con quelle di un' altra, allora succede il finimondo. Ecco perchè ritengo che le religioni non abbiano più senso di esistere così come sono: le ritengo degli evitabili focolai di conflitto. comunque è meglio finirla qui: i muri non sono bravi a parlarsi a vicenda

 

Infatti, se hai letto quello che ho scritto dovresti averlo capito. Quando l'ho fatta io, la Cresima chi la voleva ricevere la doveva chiedere. Era tutt'altro che una buffonata. Se adesso la fanno chiedere a chi ha ancora la bocca sporca di latte, è semplicemente sbagliato.

 

no spetta n'attimo eh, cioè tu l'hai fatta Quando?? Dopo i 18??

 

No: esistono solo interpretazioni corrette e interpretazioni sbagliate. Cristo una volta ebbe a dire "Non è l'uomo che è del sabato, ma è il sabato che è per l'uomo". Per dire che i precetti religiosi non devono rappresentare per gli uomini un fardello da sopportare, ma essere al servizio della loro vita per rendergliela migliore. Se i tuoi parenti non hanno capito questo, mi spiace ma la colpa è solo loro; non certo della religione cristiana, che come puoi vedere dal passo che ho appena citato certe cose le ha scritte a chiare lettere, nero su bianco.

 

Sissignore. All'epoca non la si poteva nemmeno chiedere prima di aver compiuto almeno 16 anni. Io avevo da poco compiuto 18 anni. Me lo ricordo bene, perché mio nonno stava già male e sarebbe morto la primavera successiva.

 

e tu per quale motivo ce li dovresti mettere? me lo son sempre chiesto.
ovviamente non mi da fastidio la vista dell'oggetto in sé, ma il dare per scontato che sia un simbolo univoco che rappresenta tutti quanti e che quindi sia considerato naturale sbandierarlo a destra e a manca. in generale (perché la questione crocefissi é solo uno stupido esempio) mi da fastidio che per questioni culturali comuni si aggiunga automaticamente anche l'appartenenza di tutti a quella certa ideologia. perché si, i preti e quello che rappresentano sono radicati ovunque: e c'è una qualche festa in paese di qualsiasi tipo bisogna per forza fare una messa per l'evento, si fa una gara podistica in montagna e bisogna appiopparci la messa (?), e il prete che va a benedire gli uffici del comune e ci scappano i venti minuti di preghiera, e i tg che devono sempre far sapere cosa ha detto il papa...
é una presenza ingombrante e nociva da vari punti di vista (soprattutto se si parla di chiesa e non di dio) e le associazioni atee/laiche non fanno altro che far sentire la propria voce e far presente queste osservazioni a chi di dovere in campo sociale. ogni tanto se ne escono con proposte che anche a me sembrano ridicole, ma almeno non nuocciono al prossimo da alcun punto di vista, anzi...



velocemente per il resto e poi basta: le mie elementari erano pubbliche... facevamo pure la messa di inizio anno scolastico, per benedire alunni e insegnanti.
l'asilo l'ho fatto anch'io dalle suore, indovina un po' perché? perché un'alternativa pubblica non c'era

 

boh, strano eh, perchè io l'ho fatta a 13 e appunto come dietro avrai capito ho la tua stessa età.
Si vede che lì da voi in Veneto la cosa andava diversamente, ma ripeto..è strano, considerando anche la "vicinanza".

 

Ah Zero ma che stai a dì…
Sì, certo, adesso faccio ammazzare tutti quelli che sono cattolici (compresi miei parenti), poi vado a piangere per la persecuzione degli ebrei…era una battuta ovviamente. Nessuno vuole “far fuori” letteralmente, o perlomeno io, e/o impedire con leggi dello Stato la professione di una religione, per favore non diciamo fandonie.
Ci mancherebbe che tu non sia libero di credere a quello che ti pare e di far parte dell’organizzazione (tale è la religione) che vuoi.

Però:

-il crocifisso nelle scuole, ospedali, edifici pubblici no! Per il semplice motivo che, in un mondo ideale, la religione deve/dovrebbe essere un fatto personale del singolo, io non sono religioso e veder legittimata dallo Stato di cui faccio parte una religione sulle altre (perché questo vuol dire mettere il crocifisso nelle aule), come a dire che sì ci sono le altre ma questa è quella ufficiale, quella che io vi esorto a seguire…NO! Nella maniera più assoluta.

-Per lo stesso motivo NO “religione” nelle scuole pubbliche, lo Stato non può permettere ad una religione di fare catechismo e assolutamente NO le suore ed i preti ad insegnare religione nelle scuole dello Stato. Sì, alla materia di Storia delle Religioni, approcciata secondo un punto di vista assolutamente neutro e scientifico (si intende, di quello che è una materia come la Storia) e comparato tra le differenti religioni (TUTTE, non solo le monoteiste e non solo quelle che ancora si professano).

-In un mondo ideale, poi, il bambino e ragazzino non dovrebbe ricevere nessun indottrinamento di qualsiasi sorta da parte degli adulti e si intende, ovviamente, della propria famiglia in primis. Se i genitori del pargolo sono UltraCattolici, dovrebbero, sempre idealmente, non far partecipare il figlio al proprio credo, non portarlo a messa, non battezzarlo e né fargli fare la comunione, spiegare giusto giusto cosa sia la religione e ovviamente dirgli che loro sono Cristiano Cattolici (magari spiegargli anche che ce ne sono altri di Cristiani che non c’entrano nulla con i Cattolici e perché ci sono). Quando il figlio compie la maggiore età, allora può scegliere di appartenere ad una religione e di credere e se sì a quale. Poi, che questo non possa mai accadere, perché i genitori ovviamente, anche senza imporre nulla con la forza, vorranno fortemente che il figlio sia del loro stesso culto (altrimenti avrà la dannazione eterna, vuoi mettere?) tenteranno sempre di mostrargli quanto sia giusta e bella la loro religione, quindi di fatto già influenzandolo ed indottrinandolo da piccolo.
Senza contare che, come ovvio, è il genitore che decide dell’educazione del proprio figlio...resta il fatto che quello che ho elencato sarebbe il comportamento giusto ed ideale da tenere, ma non perché lo dico io, semplicemente perché è quello che porta veramente alla scelta personale e consapevole del singolo.

-Il Religioso poi è libero di seguire qualunque precetto morale (purché rispetti la libertà altrui e le leggi dello Stato…voglio dire se la tua religione ti impone sacrifici di animali…non mi pare il caso o di uccidere persone..anche lì non mi pare il caso e sono cose da vietare: parlo per assurdo, non c’entra nulla con il cristianesimo) la sua religione gli dica. Quindi, se la sua religione gli dice che non può divorziare, lui non divorzia (poi se la moglie non è credente, è un altro paio) dal matrimonio religioso (ovviamente), ma tu non puoi imporre agli altri della comunità di cui fai parte di non dover divorziare anche loro solo perché lo ritieni giusto dato che la tua religione ti dice quello. Ho fatto questo esempio, traine tutte le conseguenze per qualunque altra questione simile.

Va da sé che tutto ciò che ho detto, porta alla diretta conseguenza dell’abolizione (con mio sommo rammarico, poiché sono un motivo per stare a casa e perché sono comunque tradizioni di secoli) delle feste cristiane e di qualsiasi festa religiosa da parte dello Stato. Non che i religiosi non debbano festeggiare, ma lo Stato, sempre in un mondo ultra-ideale, non dovrebbe fare di quelle feste le “proprie”.

So benissimo che la mia cultura e tradizione (a livello generale) è anche Cristiana, ma non si può certo restare ancorati sempre al passato. Senza contare che in Italia, fino a non poco tempo fa, c’era una morsa Cattolica non indifferente (e ancora oggi non è calata quanto vorrei). In un mondo pienamente moderno, la Religione deve essere un fatto personale del singolo…punto.

E ho volutamente sorvolato su tante cose.

 

Sbagliato.

Arrivarono sia dai miei parenti, sia dagli insegnanti di religione a scuola e sia dal prete della parrocchia, al quale venne riferito che mi rifiutavo di far parte del 'gregge' (ebbene si, ogni tanto riuscivano a trascinarmi a messa la domenica, sebbene recalcitrante e urlante).


E in ogni caso sfido qualsiasi bambino ad avere il raziocinio di pensare "ah, ma non devo cedere alle imposizioni per quieto vivere". Il bambino, poveraccio, cede perché intorno a sé vede persone che gli ripetono quanto sia sbagliato, diabolico, limitante non prendere la counione o la cresima, e di tutto quello che non potrà fare se non le prenderà. E' un bambino, e quello è terrorismo psicologico. Il terrorismo psicologico è già dannoso di suo, figuriamoci su un essere umano ancora non adulto.
Vorrei vedere se prendessero te e ti costringessero, con lo stesso metodo, a fare qualcosa che tu -adesso- reputi totalmente estraneo alla tua volontà. Quindi le tue considerazioni "se uno decide di assecondare il volere altrui per quieto vivere o secondi fini vari" tienile per te.

 

Il battesimo da neonati è una fissazione dei cattolici, dovuta forse alla storia del Limbo, che in realtà non ha alcun fondamento nel loro libro sacro (come miliardi di cose nel cattolicesimo). Io personalmente sarei contrario anche se fossi credente, un battesimo fatto da neonati non ha alcun valore. Non voglio immaginare le rogne a cui andrò incontro se dovessi avere dei figli, ma tant'è...
Per il resto io sono andato in una scuola religiosa per parecchi anni, quindi conosco l'atmosfera che descrive ad esempio Ride_the_sky. Ma non ho la pretesa di giudicare ogni singolo credente, o di voler impedire loro di manifestare il loro pensiero.... (altro discorso sono le lobby come CL)

 

Il discorso è molto complicato, ne ho parlato tante volte qui su TM. Pe Ride: no,non mi ha urtato la tua battuta, sto sempre a sparare cazzate perculando su queste pagine, se mi offendessi alla prima battuta su ciò in cui credo io sarei un uberfesso. Noticina: per "atei talebani" era un'iperbole per identificare un materialista con atteggiamenti da estremista islamico. Io volevo solo dire che c'è molta più similitudine tra uno così e Torquemada che tra quest'ultimo e il sottoscritto. Inoltre, credo che a Ross, Ride e ad altri urti la stupidità e l'ottusità insiti -aò, per forza di cose- in alcuni aspetti della religione. E sono pronto ad ammettere che nel credere si sviluppino facilmente certi comportamenti. Ma è una questione di asptti positivi e negativi. Così come accade in chi crede ciecamente nela scienza (anche in questo caso ci rimettiamo a conoscenze altrui, esperimenti e prove empiriche fatte da altri, perchè benchè crediamo nella scienza e nella sua importanza, non possiamo avere una conoscenza universale di tutto ciò che ne deriva).
Il discorso è molto complicato, avrei voluto multiquotarvi ed analizzare punto per punto, ma oggi c'ho un sacco di cose da fare e devo pure pulire la sacrestia.

 

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buddha :tapafesso:

 

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