Attualità, politica e società

Grande Zaia. Andiamo tutti a chiedere scusa alle famiglie dei pescatori uccisi dai marò, il viaggio lo paga la regione Veneto per coerenza. Che poi non importa se è di origine congolese e deve chiedere scusa per un ghanese che manco conosce, un negro è pur sempre un negro.

 

E questo è pure uno degli esemplari di leghisti più intelligenti.

 

La Farnesina ha già indennizzato le famiglie delle "vittime" senza che l'Alta Corte sia riuscita ad imbastire nemmeno le modalità secondo cui dovrà svolgersi il processo...

 

Se ammazzassero mio padre e mi dessero subito il risarcimento economico penso che sarei comunque incazzato. Ad ogni modo era per evidenziare, ce ne fosse bisogno, il ragionamento ebete di Zaia del "vai a chiedere scusa, hai il loro colore della pelle".

 

Ora non per prendere le difese di Zaia (per me i leghisti son dei pataccari buffoni, al pari di tante altre forze politiche), dico solo però che la logica del discorso (ammesso ce ne sia e ammesso sia detto con onestà) sta nel fatto che la kyenge in qualche modo sia una rappresentante degli immigrati. Se non ho letto male la richiesta non è di chiedere scusa, quanto di visitare la ragazza.
Evito di scrivere cosa farei a certi soggetti, italiani o stranieri che siano, diciamo solo che l'ergastolo non basta per certi soggetti subumani.

 

Se non erro la Kyenge è ministro dell'integrazione, uno che stupra per te ha qualche vaga possibilità di integrarsi nella società? Va punito severamente, italiano o straniero che sia.
Ora, se questa frase l'avesse detta un altra persona il tuo ragionamento potrebbe essere valido ma Zaia appartiene ad un partito infame con idee del menga ed è difficile non leggere dietro le righe di fronte a simili affermazioni; per me è come se avesse detto "sostieni che l'integrazione sia possibile? Prova a far visita a questa qui e vediamo cosa ti risponde". Trattandosi Luca Zaia è degno di nota il solo fatto che abbia trovato parole meno dirette per esprimere le vaccate che pensa.

 

Eh lo so, i politici, di tutte le parti si riempiono la bocca di parole, poi tanto nella merda ci sguazziamo noi...
Sai comunque cosa mi fa rabbia, che intanto una ragazza ha la vita rovinata, non importa chi sia stato, al contempo però il nostro paese si sta riempiendo in fretta di feccia, e ai politici, questo non importa.

 

Loro contenti non lo saranno mai...però le scuse le hanno avute, hanno avuto le visite degli ambasciatori e hanno avuto anche i soldi, in più hanno un "tribunale" che continua a tergiversare. Direi che è più che sufficiente.

Appunto.
Sempre che a qualche fesso non venga in mente di istituire il reato di autoctonicidio.

 

il modello multiculturale olandese è fallito, le troppe libertà hanno fallito, la droga libera e le puttane in vetrina hanno fallito.

in Germania Merkel: “il multiculturalismo in Germania è un fallimento”

in Inghilterra ci sono i ghetti da far schifo,
in francia ci sono scontri da 30 anni nelle banlieue
nel nord italia le grandi città sono ormai ghettizzate, anche se alcuni padovani fanno finta di non vedere

e il modello australiano no?
[AustraliaItalia.it] - ASSOCIAZIONE ITALIA - AUSTRALIA

 

Bimba rom sotto il sole per due ore Sfruttata dalla madre per l'elemosina - Il Messaggero

"Siate orgogliosi della vostra identità e appartenenza. Sempre nel rispetto della cultura degli altri, ma con la consapevolezza che avete un patrimonio da far conoscere e da tutelare"
Boldrini

 

Ha detto cose giuste, peccato che all'atto pratico quella donna è d'inutilità e faziosità uniche.

 

Infatti quello che hai detto è vero, è un grosso problema, l'Europa sta passando un periodo di decadenza spaventoso.
Non è così che si affronta il problema, ma tanto le elitè fanno i loro porci comodi. Il multiculturalismo è decisamente fallito, le socialdemocrazie nordiche, tanto decantate, stanno collassando socialmente, l'inghilterra è un bronx a cielo aperto, si salva la campagna con le piccole cittadine,in francia sappiamo bene cosa accade.

 

e per quanto riguarda l assegnazione delle case popolari non ci vuole tanto boss,
Cassazione: "Se si è veramente poveri occupare case popolari non è reato" - cronaca - Repubblica.it
occupi la casa e via, e che la prendano pure nel culetto quelli in lista da anni, con il plauso del comunista ferrero.

 

Capirai che novità. E' il classico esempio del c.d. "stato di necessità". Lo trovi in qualsiasi manuale di diritto penale, anche il più scalcinato. Tra l'altro, il caso che originò la pronuncia giurisprudenziale (datata anni '70) era quello di una italianissima famiglia napoletana che aveva occupato alcuni stabili dello IACP perchè l'abitazione in cui vivevano era a rischio crollo. Poi lo stato di necessità va accertato rigorosamente dal giudice, è chiaro, però non è una novità assoluta, visto che in casi del genere è un punto fermo da circa quarant'anni.

 

Mi sa che non ci siamo capiti...

Il pezzo che hai postato, era o non era uno stralcio da un articolo?
Lo era giusto? E se lo era, allora non era una tua testimonianza diretta...

Ora, tu hai fatto domanda per avere un alloggio popolare? Ti è stato "portato via" da un immigrato? Sei in grado di individuare un nesso causale tra il mancato assegnamento di un alloggio a te e quello all'immigrato?

Forse queste a te sembrano cazzate, ma in realtà fanno esattamente la differenza per stabilire se davvero gli immigrati usufruiscono di case popolari a scapito degli italiani, o meno.

Vedi, per farti un esempio, una delle tante idee strampalate della Lega era che gli immigrati ci "portassero via il lavoro".
Bene, qualche tempo fa è uscita un'indagine ufficiale dell'Istat in cui era rilevato che, nonostante l'immigrazione intensa degli ultimi anni, il lavoro degli stranieri è "non competitivo" con quello degli italiani. Tradotto, gli stranieri fanno davvero quei lavori che gli italiani snobbano; un'idea che sembra tanto di sinistra ma che stranamente è stata "ufficializzata" dall'Istat.
Insomma, parlare di immigrazione basandosi su presunte esperienze dirette lascia il tempo che trova...

Ps. Come ho detto, io non vivo a Padova; ho solo riportato l'esperienza di un'amica che peraltro lavora a contatto diretto con gli immigrati, e che non ha mai avuto problemi di sorta.
Certo, anche questo non vuol dire nulla; però controbilancia la tua singola esperienza diretta.
Insomma, neanche se la mia amica fosse stata stuprata sarebbe un problema di immigrazione, visto che ci sono anche tanti stupratori italiani.