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Attualità, politica e società

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Elrond, 3 Novembre 2008.

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  1. dicklaurant

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    14 Dicembre 2012

    secondo me per spiegare la situazione italiana tutto sommato basta un po' di sano pragmatismo, è chiaro che ci sono meccanismi economici complessi ma alla fine stringi stringi il succo del discorso è:

    1 se sale Bersani non riesce a governare per l'incapacità storica del centro-sx, la legge elettorale lo mette in condizioni di non avere una maggioranza stabile e sottostare ai ricatti del centro e degli estremi

    2 se sale Berlusconi è una tragedia totale, penserà come al solito alle aziede ed ai processi, dovrà cmq tenere a bada il centro e gli estremi

    3 Grillo non ce la fa, Monti è alquanto impresentabile

    morale della favola, nei paesi seri hanno paura che non siamo capaci di andare avanti e quindi lo spread, il differenziale e tutto il sangue di giuda appresso; eppure basterebbe sanare la corruzione e l'evasione fiscale per risolvere gran parte del disavanzo e rilanciare un minimo il Paese, ma chi è in grado di proporlo??
     
  2. Evillupo

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    bestemmie e parole d'orgoglio

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    14 Dicembre 2012

    Guarda io non sono esperto del settore, ma quello che dici non è mica opposto a quello che dice JonSnow anzi. Lui ti dice che il liberismo nella carta è un metodo perfetto e pieno di vantaggi che però nella pratica si concede a molteplici "inculate" che vanno a minare proprio i cardini di questa teoria. Tu affermi invece che liberismo non c'è mai stato e neanche la libera concorrenza(uno di quei cardini), questa non mi sembra una contraddizione a Jon, anzi, forse conferma proprio l'incapacità della teoria liberista. Lo dico da profano senza alcun titolo eh perdonatemi se ho scritto una minchiata.
     
  3. JonSnow

    JonSnow
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    14 Dicembre 2012

    Per prima cosa, non sto affatto giocando a chi ce l'ha più lungo, sei stato tu a chiedermi se so qualcosa di economia e/o lavoro nel settore.

    Secondo, visto che mi accusi di superficialità, cerchiamo di approfondire un attimo.
    La teoria liberista non è sbucata l'altro ieri. Nasce e si sviluppa negli Anni '50-'60 nella famosa Scuola di Chicago, sotto la guida di Milton Friedman.
    Prima di essere applicata dai due già citati Tatcher e Reagan, è stata per così dire "sperimentata" in Cile e Argentina negli Anni 60 e 70, sotto le dittature di Pinochet e della Giunta Militare argentina.
    Tutti gli interventi di riforma economica introdotto in quei due Paesi sono di stampo iperliberistico. Le relative dittature, appoggiate apertamente dagli Stati Uniti che mal vedevano i governi socialisti che c'erano prima, si sono rese necessarie per far "accettare" alla popolazione (ovviamente con la forza) lo smantellamento del sistema sociale di stampo "welfare" (parola oramai abusata ma che in realtà indica un ben preciso modello statale) e conseguente privatizzazione di quasi tutti i settori economici. I consulenti economici dei dittatori cileni e argentini erano guardacaso quasi tutti economisti americani formatisi a Chicago e nelle università collegate. I pochi che non condividevano quelle idee sono stati estromessi, e spesso e volentieri screditati anche a livello accademico. Inutile poi dire che questi tentativi di sperimentare la teoria liberista-monetarista sono falliti miseramente. Questa è storia e basta leggersi qualche libro a riguardo. Un buon testo in proposito? "Shock Economy" di Naomi Klein; per intenderci famosa giornalista portavoce del movimento No global, una capitalista insomma.
    In seguito queste teorie sono arrivate anche nel mondo occidentale: la prima è stata Miss Tatcher, tanto per cambiare una che ci andava leggera con l'uso della forza. Seguita qualche anno dopo dal compare Reagan... guarda caso spesso e volentieri questo tipo di politiche vengono ricordate con il termine Reaganomics.
    Primi Anni Ottanta, ad ogni modo. Noi, siccome siamo ritardari, ci siamo arrivati tra gli Anni Novanta e i Duemila, e facendo come al solito le cose alla cazzo di cane. Il fatto che in Italia le cose siano andate male probabilmente dipende anche da questo, perchè per quanto possa ritenermi scettico su questo genere di interventi, meglio farli per intero che non a metà, nè carne nè pesce.
    Detto questo, sono trent'anni che il mondo economico (e di conseguenza non solo quello) è governato da questi principi economici. Penso sia lampante che le cose vadano a puttane non perchè non sono state fatte privatizzazioni e liberalizzazioni, ma perchè ne sono state fatte troppe. Fino a prova contraria sono le realtà private che vengono governate da interessi personalistici anzichè collettivi.
    La concorrenza generalmente funziona per brevi periodi, poi prima o poi uno degli operatori del mercato prende il controllo dello stesso creando situazioni di monopolio/oligopolio a cui è difficile porre rimedio perchè il potere economico che essi guadagnano spesso e volentieri è enorme.

    Ora, quella liberista è una teoria; questo vuol dire che ve ne sono altre. E' la teoria che è più in voga al momento, semplicemente.
    Forse non le ho studiate anche io? Sinceramente non faccio altro che studiarle tutto il giorno. Ma un conto è farlo in maniera acritica come fanno 3/4 degli studenti e degli insegnanti, con la convinzione che questo sia l'unico modo in cui possa funzionare bene l'economia. Un altro è studiarle e dire "ok, questa è una teoria con un'infinità di punti di debolezza che la realtà mostra ogni giorno".
    Per cui potrai essere anche in disaccordo con me, ma non accusarmi di superficialità perchè so benissimo di cosa parlo.

    Dopodichè non nego che ci siano settori dove privatizzazioni e liberalizzazioni abbiano una certa utilità. Per esempio quello dei taxi che citavi. Ma d'altronde è anche un settore da cui non dipendono bisogni fondamentali degli individui.

    Comunque tanto per dire, visto che siamo superficiali io e Zero siamo due laureati in economia che hanno idee politiche piuttosto diverse ma guarda caso ci troviamo d'accordo su questo punto.
     
  4. Ride_The_Sky

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  5. BlackthundeR

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    14 Dicembre 2012

  6. FPK

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    14 Dicembre 2012

    [​IMG]

    ho trovato il mio leader :headbang:
     
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  7. Orso80

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    14 Dicembre 2012

    Jon non volevo dire che sei una persona superficiale, ma che lo erano alcune risposte che avevi dato, scusami se ti ho dato quell'impressione...non era nelle mie intenzioni. Finalmente mi hai dato una tua visione più ampia e capisco che forse c'è stato un fraintendimento. Quando parlavo di liberalizzazioni che riprendessero quanto fatto dal governo Prodi, non intendevo di certo dire che applicherei all'Italia attuale il liberismo "conservatore" di Friedman e della scuola di Chicago -che comunque è solo un ramo "estremo" di quel tipo di pensiero, dato che il liberismo nasce in Europa dalla rivoluzione francese e quella industriali inglese, se non addirittura prima, e si sviluppa con la scuola austriaca- che professa la credenza che un'azienda deve rispondere dei suoi atti solo ai propri azionisti, invece che alla collettività. Quel tipo di pensiero "thatcheriano" o "reaganiano" che da un lato professa il libero mercato e dall'altro manganella e reprime le manifestazioni degli operai o dei minatori, impone tasse che colpiscono soprattutto la popolazione più povera ecc. Teorie peraltro applicate in regimi dittatoriali come quello cileno che per loro stessa natura sono avversi a un certo tipo di "libero mercato". Ritengo che prendendo il meglio di certe teorie (sulla carta ottime) e applicandole alla realtà italiana caratterizzata dalla piccola e media impresa si potrebbe fare del bene. Ovviamente lo Stato, la magistratura e chi di dovere deve vigilare affinché non si ricreino oligopoli, sennò si ritorna allo stato originario delle cose. I tassisti sono solo uno dei campi in cui si potrebbe fare qualcosa. Ce ne sono anche molti più importanti e non mi sembra sia utopia, anzi. Se guardi poi all'esempio della sanità svedese che ho fatto, vedrai anche che non sono per la privatizzazione di tutto. Lo Stato deve fare sempre la sua parte in un modo o nell'altro, ma è anacronistico pensare di mettere tutto in mano allo Stato, che diverrebbe di fatto un monopolista.
    Quella poi è solo una parte delle iniziative che intraprenderei per provare a risollevarci.
    Quindi ti ripeto la domanda, cosa proporresti tu, da economista, per uscire dalla situazione attuale di crisi e diminuire sensibilmente la disoccupazione? Sul serio, mi interessa.
     
  8. ostfront

    ostfront
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    14 Dicembre 2012

    Finanziare... lo si impone iniziando da coloro che possono permetterselo, ovvero legrosse industrie e i grossi marchi, come può essere FIAT...
    Se non bastasse si possono benissimo tagliare spese mai toccate, come può essere l'esercito, toccando gli alti ufficiali e riducendone la consistenza, quindi anche le politiche estere e le missioni di "pace" non tanto di pace, che ci consumano fondi e ci portano ben poco guuadagno e quello di immagine viene bruciato dai politici: toccare le spese per gli equipaggiamenti e armamentario (parliamo di 15 milliardi di euro per 131 F35 e molto altro non preoccupatevi).

    Vi metto due link a riguardo.
    La lente: Un esercito di generali
    DIFESA: BONELLI (VERDI), IN ITALIA CI SONO TANTI GENERALI QUANTI I DEPUTATI - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica
     
  9. forza panino

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    14 Dicembre 2012

    Napoleone e Tabacci: non oso immaginare la reazione di Disciple quando la vedrà...:D
     
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  10. Thrashead

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    14 Dicembre 2012

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  11. Pasquaz

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  12. dreamtheater84

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    14 Dicembre 2012

    "the best country in the world"
     
  13. BlackthundeR

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    14 Dicembre 2012

  14. Thrashead

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    14 Dicembre 2012

    È strano in un anno in cui il PIL è sempre in negativo e il debito pubblico raggiunge un nuovo record, che nessuno parli del rapporto debito / PIL.
    Da 2 anni parla si solo dello spread, ma solo in relazione ai titoli tedeschi che guarda caso hanno un tasso d'interesse pari all'1%, e non in rapporto, che ne so, a quelli inglesi o francesi o spagnoli... boh?! E poi uno dice di odiare la Merkel...
     
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  15. Ride_The_Sky

    Ride_The_Sky
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    14 Dicembre 2012

    Ma infatti, mi spiegate a me digiuna di economia per qual motivo si prende in considerazione solo lo spread con i titoli tedeschi?
     
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