Iced Earth

Nel mio post c'era sia ironia che sincerità. Spiego:
ho citato Bon Jovi e Cinderella perchè in passato ho ascoltato molto queste bands e sull'album LONG COLD WINTER ci sono ballads bellissime, così come ne han fatte di belle i BON JOVI, ma queste due bands hanno sempre suonato musica ben lontana dall'heavy metal, han sempre avuto una connotazione melodica e propensa alle ballads, alle canzoni d'amore, quindi erano in grado di scriverle con una elevata qualità. Stessa cosa per un album come STREETS dei Savatage, forse per me l'unico esempio di una bands nata come heavy metal e poi spostatasi su altri lidi in grado di fare ottime ballad. Queste canzoni che ho citato assiem ad atre che è inutile che scrivo, sono ottime ballads, hanno accompagnato la mia giovinezza e mi piacciono tutt'ora. VIRGIN STEELE: DeFeis è bravo a scrivere canzoni come WE RULE THE NIGHT, o SYMPHONIES OF STEEL, ma roba tipo DON'T CLOSE YOUR EYES fa schifo. WASTED LOVE degli IRON MAIDEN è una ciofeca, le cose dei MANOWAR fanno un po' pena, e via discorrendo. Voglio dire: chi fa della potenza e aggressività l'aspetto predominante della propria musica, raramente riesce a scrivere ballads (o song drammatiche e malinconiche) degne di nota: molto spesso, PER QUANTO RIGUARDA I MIEI GUSTI,escono delle schifezze (caso raro, la ottima e immensa HAMMERHEART dei BATHORY sull'album TWILIGHT OF THE GODS). Non volevo dire che NON devono scrivere ballads, ma semplicemente secondo me non riescono a farle di qualità buona, anzi, ripeto, spesso mi fanno proprio schifo! A metà anni '90 sembrava che tutti dovevano mettere per forza una ballad nei propri album, e spesso erano cose oscene! Quelle carine erano roba di EDGUY o STRATOVARIOUS, che hanno un'inclinazoine alla melodia più spiccata rispetto ad altre bands. Immaginate se i CANNIBAL CORPSE dovessero scrivere una ballad in stile death metal? cosa uscirebbe?

 

Premesso il de gustibus che sottende la soggettività di ciascuno, potremmo definire prima cosa intendiamo per "ballad". Un brano lento melodico? una ballata a tema rigorosamente amoroso?
Incentriamoci sui brani lenti melodici a tema vario (come vario è il sentire e via).
Non credo esista l'assoluto così se tu mi parli dei Maiden io ti dico: e il Bruce lirico? Tears of the dragon? navigate seas of the sun? ma Bruce è uomo variamente prospettico e molto sui generis. Che dire allora di "forever will I roam", o "strawgirl" dei Virgin Steele? e "god above god"? certono sono 7 minuti di canzone e non propriamente una ballad d'amore ma siamo nei territori del lento melodico e a mio avviso (soggettività) molto più ricca e sfaccettata delle classiche ballate d'amore.
E che dire di quel corvaccio di boldhental quqndo canta Ballad of Mary, queen of the scots? mi dirai, caso unico. Vero. Ma un colpo lo han messo a segno e senza coprirsi di ridicolo (..certo se poi penso al loro ultimo disco...).
E dei lenti dei pain of salvation? a question of heaven per tornare agli IE non è una riuscitissima dolce e rabbiosa ballad d'amore che in modo complesso articola un dolore duplice, verso il dio e verso l'amore?
A caso mi viene anche in mente Heart Collector dei nevermore, gruppo (RIP) che certo non si è fatto conoscere per la scrittura di brani lenti e melodici (Dane però ha dato prova di saper solcare, col solista, anche questi territori).
Degli Edguy non parliamone. Sammet s'è riscoperto hard rocker melodico dopo gli anni giovanili del power più tradizionale. The scarecrow è una prova lampante.

E' vero poi che pare debba sempre esserci la ballad di turno (con risultati che se non rasentano il pacchiano e il ridicolo quantomeno cedono ampiamente alla stereotipia) e che esistono gruppi che palesemente han scelto la via dell'estremo a tutti i costi.

Quello che ho sempre apprezzato nei gruppi metal è proprio questa capacità di trattare tematiche vastissime che vanno dal mito alla Storia passando per una coraggiosa consapevolezza del trattare la vita anche attraverso il lato più oscuro, non disconoscendo la poesia di ciò che è oscurità, notte e ombra (e quindi non sminuendone anche maneisticamente la valenza significante). La conseguenza sta nel fatto che possiamo trovarci davanti anche della ballate, nel migliore dei casi, ma talmente articolate a sfaccettate da risultare veramente complete. Nei casi tradizionali, per distinguerle dalla musica diabetica tanto cara al mainstream, ho sempre parlato di canzoni scritte PER amore e non prettamente D'amore.
Facci caso, così lo spettro s'allarga. Escono fuori tanti bei pezzi (certo in mezzo a pure tanto ciarpame irritante) ed alle volte di una ricchezza non solo melodica ma anche testuale bellissima.
Scrivo questo senza fanatismi di sorta.
Un esempio negli IE? "watching over me".
E chiudiamo il cerchio

(anche perchè dopo un crash del pc e tre consecutivi bastardi di chrome è un miracolo aver terminato il post).

 

Questa quasi quasi la prendo e la salvo in firma.......
cosa sei saggio!!!

 

Finalmente l'ho ascoltato!
dal primo ascolto mi sembra che ci sono canzoni carine.. canzoni anonime e canzoni che sarebbero state belle se curate un pò di più. Stu ormai ha ricevuto la nostra piena approvazione quindi non commento nemmeno. Insomma mi pare un passo avanti rispetto agli ultimi album ma in sè come disco non è soddisfacente.. mi piacerebbe molto che questo fosse un album di passaggio verso qualcosa di davvero buono perchè la strada secondo me è quella pseudo giusta

 

Abo così mi rendi paonazzo :p

Eddy hai detto bene, "non è soddisfacente". Se fosse uscito prima degli ultimi due sarei stato estremamente più indulgente. Decine di post miei degli anni scorsi lo testimoniano. Ora è logico un atteggiamento diverso. nonostante schiarite che pure ho notato l'unico punto fermo del definitivo post Barlow è la voce di Stu Block. Bene ma non basta.

 

E il bello è che, vedendo i commenti alle notizie e/o ai video su youtube, il dubbio della maggior parte dei fan era per Stu più che nei confronti del songwriting di Schaffer, e il cantante si è rivelato, come Matt con Crucible, "l'ancora di salvataggio" dell'album.

 

hai detto bene, Block è fra i "valori" aggiunti, così come lo fu Barlow per Crucible of man.

 

L'album è meno brutto dei precedenti, ma siamo ancora lontani anni luce dai tempi d'oro del gruppo... per me ormai non c'è molta speranza, le idee quando finiscono finiscono!

 

Completamente d'accordo con la recensione
Recensione: Iced Earth, Dystopia - TrueMetal.it

non capisco che cosa volete da un album degli Iced Earth sinceramente non vi capisco, lo state demolendo e invece è un ottimo album
e non veniamo fuori con i paragoni con "dark saga" "burnt offerings" e "something witched" quelli sono capolavori e sono altri Iced Earth, si parla di 10 anni fa, gli Iced Earth hanno voltato pagina da un bel po..............

 

è wicked witched sa di strega
comunque bisogna vedere anche com'è sto stu sul palco..

 

è wicked witched sa di strega
comunque bisogna vedere anche com'è sto stu sul palco..

 

si la voce di stu è davvero bella..pero' oddio,schaffer gli ha detto di cantare meta' stile barlow meta' stile owens..vorrei sentire comè lA voce pulita SUA,di questo ragazzo..

 

La scorsa settimana ero riuscito ad ascoltare l'album solo su youtube, ora che sono tornato a casa e mi è arrivata la deluxe edition (la fibbia per cintura è più tamarra di quella truzza col simbolo di batman XD) me lo sono ascoltato per bene.
Album che si lascia ascoltare, IMHO un passo avanti rispetto alla piattezza di Crucible che, come ho già detto, lo riascolto ogni tanto solo per la solita prestazione divina di Barlow. In Dystopia, perlomeno, ci sono degli sprazzi della antica cattiveria Schafferiana (alcuni riff su Dystopia, Boiling Point, Days of Rage). Stu Block è il vero protagonista dell'album, tra falsetti e ottimi sprazzi di cantato "alla Barlow" ha tirato fuori una prova ottima, soprattutto nelle ballad (End of Innocence mi ha colpito molto, molto probabilmente per motivi puramente personali). I mid tempo non sono certo ottimi, ma nemmeno troppo malvagi: V carino, Dark City pure, Anthem un po' troppo ripetitivo ma il ritornello è convincente (anche se fin dal primo ascolto si sente che è una canzone creata per essere cantata da Matt). Tragedy and Triumph poteva essere sviluppata meglio, sicuramente.
Tirando le somme, non posso sicuramente dirmi soddisfatto al 100%, ma nemmeno delusissimo: fila liscio fino alla fine (a parte le noiosissime bonus tracks, soprattutto Soylent Green), con alcuni "picchi" purtroppo corti (Boiling Point e Days of Rage). A questo punto non resta che aspettarli live, vero banco di prova per Stu... e dove non importa niente delle ultime produzioni, Schaffer continua a macinare riff come una volta!

 

ho ascoltato dystopia per la seconda volta e devo dire che mi è salito di parecchio!
ho trovato anche cosa poteva rendere il disco migliore.. le seconde voci.. anzichè farle da commando militare, se le faceva solo jon come nei primi dischi era moooooooooooooooooooolto meglio.
Comunque non so avevate mai visto questo

Iced Earth - Angels Holocaust / Stormrider - Frankfurt 1992 - Underground Live TV recording - YouTube

video che mi ha fatto pensare a una cosa a cui pensavo stamattina.. ovvero: sono l'unico che preferisce la canzone Iced Earth in versione originale (ovvero cantata da adams) a tutte le le altre versioni???? Ammetto che la prima volta che ascoltai quella canzone scoppiai a ridere.. però poi risentendola.. la voce di adams dà quel tocco diabolico molto più introspettivo del growl più cattivo! almeno a mio parere..
Con questo non voglio dire che avrei voluto gli iced con adams tutta la vita ecc ecc.. però ecco dato che è entrato in formazione un cantante versatile come stu.. vorrei che in questo tour (semmai ripropongono la canzone) Iced Earth venissa cantata come nel primo album

 

si sono d'accordo, anch'io preferisco la versione originale di iced earth rispetto a quella con barlow