What's on AIR? (pt.2)

Sergio Altamura
Aria Meccanica (2009)
fingerstyle, experimental



Percussive fingerstyle: il folk moderno fatto di corde pizzicate, battiti sulla cassa armonica, tapping, slapping, ecc.......ma Sergio Altamura non è una semplice copia del ben più famoso Andy McKee, si spinge pure oltre grazie ad una sperimentazione fortunatamente non fine a se stessa (anzi!)..
Basta ascoltare la doppietta iniziale "Final Blu"/"Aria Meccanica", un crescendo post rock intensissimo, fatto di sovrapposizioni di linee melodiche grazie all'utilizzo del loop ed arricchito dalle sfumature create con l'ausilio di un archetto e vari oggetti; o la più cupa "Down Roma Traffic" un pezzo per chitarra preparata, a metà tra una sinfonia di musica concreta di Pierre Schaeffer e le tendenze post metal tribali dei Neurosis (chissà se il "richiamo" a Through Silver In Blood è voluto, non penso )..
Ma il disco non è solo questo, il musicista riesce perfettamente anche in pezzi più melodici e meno sperimentali come "Dragonfly" (solo qualche effetto/loop/manipolazione sonora) o la sognante "Dancing Trees" (totalmente acustica con una 12 corde)..

CAPOLAVORO


Final Blu + Aria Meccanica
Down Roma Traffic
Dancing Trees
Dragonfly
Flipper Special Part I + II

 

Skyclad
Irrational Anthems
1996


Un gruppo molto sottovalutato gli Skyclad. Hanno saputo creare ex novo un loro stile personalissimo poi in seguito saccheggiatissimo da moltissime altre band. Il disco in questione è, tra quelli loro in mio possesso, quello che preferisco... Un po' meno "thrashy" degli esordi ma raffinatissimo e con molta attenzione alla melodia. Un esempio su tutti è "Penny Dreadful" (coverizzata anche dagli Elvenking, o dagli Ensiferum... Uno dei due, non mi ricordo). Ma ci sono altre gemme come "history lessons" e "Science Never Sleeps" che proseguono sulla scia del "folk metal" dei nostri.

Che dire, un ottimo album che farà un figurone nella vostra collezione. Oltretutto essendo molto particolare è anche molto longevo, non è uno di quei dischi che dopo averli assimilati cadono un po' nel dimenticatoio (almeno nel mio caso).

Consigliato a tutti! Se dovessi esprimere un voto, sarebbe intorno all'80!

PS: Qualcuno ha ascoltato "Prince of the Poverty Line" e "Silent Whales of Lunar Sea"? Sapreste darmi delle dritte in merito?

 

Limbo

"Compendium: the light fall"

(Cursed land, 2004)

Elettronica/Industrial/EBM

Se il nome Gianluca Becuzzi non vi dice niente, smettete anche immediatamente di leggere e andate ad ordinare questo disco. Vi state perdendo una delle menti più geniali ed una delle voci più malate del panorama italiano.
Sin dagli anni '80 i Limbo incarnano le turbe e le perversioni dell'essere umano sottoforma di una volubile, multiforme e maestosa mostruosità elettronica. Dall'alchimia all'erotismo, i Limbo trasformano ogni tematica in ossessione.
Questa raccolta può essere un ottimo punto di partenza per conoscere la loro produzione, ma non va presa come un semplice best of. E', infatti, la terza parte di una trilogia di antologie intitolate "Compendium", ognuna concepita con uno scopo ben preciso. Tant'è che i brani ivi contenuti sono sì già editi, ma vengono qui "rinfrescati" o "ricuciti" secondo il nuovo gusto di Becuzzi.
L'acquisto dell'opera, per il neofita, vale comunque la pena anche solo per i primi 7 brani, manifesto di ciò che sono stati i Limbo per un certo tipo di sonorità. Lasciatevi terrorizzare da "In limbo" e "Carnalia", lasciatevi suadere dalla sensuale "Hermaphrodita (solve et coagula)" (coverizzata con successo dai Death SS in "Panic"), perdetevi nei meandri di "Venus in furs".

YouTube - ‪Limbo - Venus In Furs‬‏



Oscù, fatti una cultura :***

 

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Powerslave, Iron Maiden​

Ok, ci sono dischi della quale è abbastanza inutile parlare, visto il successo e la fama di cui godono.​

Questo è stato il primo studio album dei Maiden che io abbia mai ascoltato. Era il 2008, e nonostante tutta la buona volontà questo Powerslave non era riuscito ad entrarmi nel sangue come si deve.
A parte i grandi classici che conoscono anche i sassi le restanti canzoni mi sapevano troppo di filler, si insomma ai tempi apprezzavo metà album si e metà no.
Dopo quasi tre anni, avendo ascoltato questo disco molte volte durante il tragitto che compio per andare a lezione di batteria posso dire di averlo completamente rivalutato positivamente: i pezzi più famosi sono più belli di prima e quelli meno conosciuti sono comunque ottimi; oddio, non è che abbia scoperto l'acqua calda, però è sempre un piacere rivalutare un disco del genere
Per il resto, parlare della sua musica è superfluo, ascoltatelo e giotene tutti!​

Voto: 90​

 

Lake of Tears

Headstones

1995

Gothic Doom



Fatemelo dire, che cazzo di album fantastico questo. Caldamente consigliato ad ogni metallaro amante di qualsivoglia sottogenere. Doom metal pieno di groove ma anche di gotiche atmosfere decadenti ma che ,a differenza di tanti dischi dello stesso stile , la pallosità non sa davvero cosa sia. Un pezzo più bello dell'altro, non un calo di ritmo, brani malinconici ma assolutamente granitici che si stampano in testa già al primo ascolto. Sto disco è una goduria dall'inizio alla fine e a mio parere il migliore di questa camaleontica band. Possono far venire in mente per certi versi i Paradise Lost del periodo Icon per le atmosfere oscure e per la voce di Daniel Brennare che ricorda parecchio Nick Holmes (ma amche James Hetfield in alcuni momenti) ma questo disco ha una personalità tutta sua.

qualche pezzo in ordine sparso:


‪Lake of Tears - Raven Land (official video)‬‏ - YouTube
‪Lake of Tears Sweetwater‬‏ - YouTube
‪Lake of Tears - Burn Fire Burn‬‏ - YouTube
‪Lake of Tears - Twilight‬‏ - YouTube
‪DreamDemons


Da avere punto e chiuso

 

Apo lo proverò, è un po' che non sento un discone Gothic/Doom nuovo, pensa che l'ultimo è stato Mandylion a GENNAIO

 

Mandalyon quanto cazzo è beeeello

Comunque te lo consiglio caldamente questo Headstones, non può non piacere

 

Appena lo sento ti dico

 

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Litfiba - Terremoto (1993)
Hard Rock

Per quanto mi riguarda, IL capolavoro di questa grandissima band italiana. Le prime quattro canzoni da sole valgono assolutamente l'acquisto, ma anche la seconda metà del disco si dimostra assolutamente all'altezza, per un totale di 40 minuti di Rock, con la R maiuscola!

Highlight del disco:

‪Litfiba-Dimmi il nome‬‏ - YouTube
‪Litfiba - Maudit‬‏ - YouTube
‪Litfiba - Il mistero di Giulia‬‏ - YouTube (meno conosciuta, ma, secondo me, è la migliore della seconda parte del disco )

 

CAPOLAVORO

 

Metallica
Ride The Lightning
1984
Thrash Metal


Secondo album della band californiana,questo disco può essere considerato come la prova di maturità dei Four Horsemen,dopo l'ancora intriso di rabbia adolescenziale Kill'em All,e per chi scrive è il masterpiece del gruppo,nettamente superiore al pur osannatissimo Master Of Puppets.L'opener Fight Fire With Fire,introdotta da un arpeggio dolce e malinconico,è un ordigno ad alto potenziale thrashoso che esplode nelle orecchie dell'ascoltatore.Segue la titletrack,brano monumentale in cui riff potenti si uniscono a soli melodicissimi.La terza traccia e la celeberrima For Whom The Bell Tolls,ispirata al romanzo omonimo di Ernest Hemingway,ed è un'altra gemma impreziosita da delle linee vocali davvero azzecate da parte di James Hetfield.Subito dopo i 'tallica decidono di cambiare le carte in tavola,e dopo tre brani all'insegna del Thrash più puro ecco arrivare la leggendaria Fade To Black,prototipo di semiballad che i nostri inseriranno altre volte nei loro album.Un solo di chitarra dolce e malinconico è il preludio a una strofa acustica in cui James dimostra di saper essere commovente,mentre i riff elettrici sono così efficaci da rimanere impressi nella mente dell'ascoltatore fin dal primo ascolto,mentre il superbo assolo finale di Kirk ha la sola pecca di finire in fading
Il livello cala un po' con le successive Trapped Under Ice ed Escape(l'anello debole della catena è quest'ultima),per ritornare a salire con la suggestiva strumentale The Call Of Chtulu,brano in cui i nostri ricreano le atmosfere inquietanti dell'opera di H.P. Lovecraft,autore molto apprezzato dalla band che attingerà a questa fonte anche in futuro.Per la serie "lasciamo il meglio per ultimo",ecco arrivare un brano che andrebbe inserito in ogni ipotetica compilation thrash,la stupenda Creeping Death,con i suoi riff al fulmicotone e linee vocali che acchiappano,il tipico cavallo di battaglia che dal vivo non lascia prigionieri.
VOTO:95

Ho scelto questo disco perchè mi ha aperto la via per rivalutare i Metallica,band verso la quale non ho mai nutrito grande simpatia,e questa rivalutazione è stata completata dieci giorni fa al Big Four

 

A me piacerebbe sapere come si fa a considerare Ride the lightning molto superiore a Master of puppets

 

Beh tra i primi 4 sinceramente Master è quello che preferisco meno, onestamente

 

anche a me master sta piuttosto sulle palle ,lo trovo un po' troppo prolisso..un mattone. Lo so stiamo parlando forse del disco metal per eccellenza ma io l'ho sempre trovato un po' pallosetto..non mi viene mai voglia di riascoltarlo