Politica italiana

Ecco, anche io ho i miei limiti

Che poi la parte è relativa, vedi Piero Sansonetti e Peppino Caldarola... lasciamo perdere va...

 

Va bè, Sansonetti è quello che nel 2006 chiese l'amnistia ad personam per Previti, e per giustificare una cosa del genere disse che per lui il carcere andrebbe abolito...:freak: Caldarola invece è l'affossatore dell'Unità prima, e il filo-berlusconiano garantista poi. Insomma, se entrambi scrivono sul Riformista, ci sarà un motivo...

 

Certo che c'è...

Comunque, capita proprio a pennello 'sta cosa di Cuori Neri: prima con Druso parlavamo di appartenenza ideologica, e quindi quale peso dare se la morte tocca ad uno della tua parte oppure dell'altra. Ecco, parlavo anche che, in certi casi, alcuni limiti ideologici, è innegabile che ci siano. Ricordo quando Telese promuoveva Cuori Neri, e ricordo il suo pianto in una trasmessione (se non ricordo male era quella condotta da Martelli su Italia 1, non ricordo il nome) mentre parlava delle storie del libro. Ecco, nelle trame nere, di qualsiasi livello, ci ho sempre visto del torbido, quindi quel pianto è distante dal mio background, nonostante quello di Telese, come sottolinei tu, dovrebbe essere lo stesso. Però, lo dico con onestà, avrà ragione Telese, e se magari non c'è una pacificazione post resistenza e post anni di piombo, è per "colpa" di gente come me. Invidio la "serenità" di Telese nel affrontare certe cose, ma ognuno è fatto a modo suo... e ognuno riconosca i propri limiti.

 

Più semplicemente, Telese per scrivere quel libro si è preso la briga di interpellare i genitori di quei ragazzi, li ha intervistati, ha scavato dentro le loro anime distrutte dalla morte dei loro figli, ha ricostruito la vita di quei ragazzi a prescindere dal loro colore politico. Deve essere stata senz'altro un'esperienza toccante, nel vero senso della parola, ecco perchè lui ha avuto quella reazione.

 

Sì, umanamente capisco, ma io non posso prescindere dal colore politico, soprattutto in quegli anni.

 

Mi domandavo chi fosse l'agrigentino Angelino Alfano, quale trafila avesse fatto prima di diventare l'erede al trono designato dall'autoproclamato cesare di palazzo Grazioli, quando mi imbattevo nell'umilissima wikipedia per leggere questo:
Nel 2002, La Repubblica rende conto della presenza di Alfano al matrimonio (avvenuto nel 1996) della figlia di Croce Napoli, indicato dagli inquirenti come boss mafioso di Palma di Montechiaro e morto nel 2001. Tale presenza è testimoniata da un video amatoriale della festa. Alfano, all'epoca neo-deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, avrebbe salutato con affetto Napoli. Alfano in un primo momento dichiarò a Repubblica di non avere "nessuna memoria o ricordo di questo matrimonio" e che "non ho mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro".[6] In seguito affermò di aver ricordato di essere stato effettivamente a quel matrimonio ma di aver ricevuto l'invito dallo sposo e di non conoscere la sposa e la sua famiglia.[7][8]
Nell'ottobre del 2009 il pentito di mafia di Racalmuto (Ag), Ignazio Gagliardo, ha accusato Alfano di aver chiesto aiuti elettorali alla mafia, per mezzo del padre anch'esso politico[9][10].

 

Io ricordo la prima di Alfano: erano le elezione per il rinnovo del consiglio provinciale di Agrigento, aveva dei capelli orrendi, a metà tra averceli e la caduta, e aveva una scandalosa montatura degli occhiali. A parte questo, si sapeva già chi era... la gente non ci arriva per caso...

 

Faber in rassegna stampa hai scritto una cosa interessante, permettimi di risponderti che il tuo riferimento alle ideologie è corretto come analisi storica, infatti hanno fallito.
Permettimi però di puntualizzare una differenza politica di base. Il socialismo è nato come ideologia di uguaglianza sociale contro la povertà, di fatto il ricco e il nobile non potevano esistere in un paese a socialismo reale. Il Nazismo è nato come ideologia di una razza geneticamente superiore. Nel primo caso il sopruso, l’esproprio l’emarginazione erano gli strumenti del socialismo per sconfiggere le caste dei ricchi. Nel secondo caso l’eliminazione fisica delle razze inferiori era l’obiettivo, i lager erano tecnicamente funzionali al progetto nazista. Nel caso del socialismo, come giustamente Tu hai scritto, l’uomo attraverso un uso distorto dell’ideologia ha prodotto le nefandezze che sappiamo, quindi anche il socialismo, di fatto si è tradotto in una tragedia, dai gulag alle invasioni di altri stati.
Tu scrivi che prenderesti quello che di buono c’è in un'altra ideologia inizialmente diversa dal nazismo, quella fascista, per poter risolvere molti dei problemi di oggi, e qui casca l’asino, perché oggi ciò di cui abbiamo bisogno, non è solo restituire vitalità all’ economia, ma anche vera democrazia.
Tu poni delle domande difficili, e lanci delle risposte interessanti, “dare lavoro alla gente, anche con le sovvenzioni alle medie imprese” sì, ma ci sono già misure di questo tipo, incentivi statali in determinati business oppure tassazione ridotta del lavoro e soprattutto dell’impiego del lavoro. Su queste misure e molte altre sarebbe bello dibattere pubblicamente tutti, ma non sono peculiarità del fascismo, in tutto il mondo liberale esistono strumenti di sviluppo economico.
Poi suggerisci “la chiusura delle frontiere” temo non serva a molto, perché se ci impoveriamo come società italiana, con o senza i vu cumprà restiamo poveri lo stesso.
Il “rischio islamizzazione” qua hai toccato un tasto delicato, il tuo dubbio è ragionevole, il modo migliore per affrontarlo, non è respingere le popolazioni arabe, ma vivre in uno stato veramente Laico, non l’Italia di oggi.
Infine scrivi “ per me lo stato deve essere anticlericale” diciamo laico, che è meglio, e qui ti do ragione tutta la vita.

Io nel tuo pensiero politico colgo una certa incongrueza, intendiamoci, se vuoi lasciarti a certe suggestioni filofasciste, sei padronissimo, ma vivile con più distacco, fallo solo per soddisfare un tuo personale bisogno estetico, ma per le risposte ai problemi della vita quotidiana rivolgiti politiche più vicine ai tempi nostri. Se eri veramente fascista, avresti suggerito come opzione per risollevare l’economia, quella di mettere al primo posto la produzione di armi oppure avresti suggerito a Frattini di mettere l’Italia in prima fila in Libia per occupare i pozzi.

Secondo me in generale, magari mi sbaglio, oggigiorno, puoi scegliere tra una concezione Liberale e Conservatrice oppure una Socialista e Progressista, altre vie nel mondo non credo ce ne siano, naturalmente se vogliamo rimanere del campo della democrazia e di una economia fiorente.

 

Personalmente ritengo che, facendosi guidare dalle ideologie, si va poco lontano perché seguire un'ideologia, di sé per stesso indirizza verso la faziosità, e ne abbiamo la prova proprio in Italia e proprio in questo momento storico. Le ideologie menzionate da daveg68 sono fallite, lasciandosi dietro milioni di cadaveri: 6 i nazisti, non so quanti i fascisti da noi, quasi 100 milioni i morti fra Stalin , Mao e Pol Pot. Questo il prezzo delle ideologie. Io credo che oggi servano le idee: ho letto Il Capitale, e vi ho trovato alcune idde positive, ma le stesse le ho trovate anche nel Mein Kampf di zio adolfo. Tu parli di democrazia, ed é giusto; ma quale democrazia abbiamo oggi in Italia? Dunque, vediamo: i magistrati volgiono comandare, i governanti si fanno le leggi ad personam, gli oppositori se ne fregano del paese, dicono no a priori perché pensano alle poltrone che sperano di occupare in un futuro prossimo, un presidente della camera che manda a quel paese gli elettori ed agisce in maniera affatto super partes ecc... La democrazia é un qualche cosa che tutti devono volere, non é prerogativa di pochi eletti! La stessa costituzione é antidemocratica: in essa si parla del diritto dei cittadini ad essere rappresentati per il governo della "res publica" (si chiama rappresentanza), ma contestualmente non da obbligo ai rappresentanti eletti dai cittadini, di attuare quanto da essi richiesto in loro rappresentanza (rappresentatività). In pratica, abbiamo il diritto di essere rappresentati ma "loro" non hanno il dovere di rappresentarsi i nostri problemi. Che cavolo di democrazia é mai questa? In ultimis, sono d'accordo con una revisione di Schengen e, se necessario, con la chiusura delle frontiere. Non fosse altro perché l'Europa di noi se ne frega e gli immigrati (eccezion fatta attualmente x i libici) vengono tutti qua, anche chi non ne ha diritto, e noi abbiamo già tantissimi problemi, non ultimi quelli economici, che non possiamo sobbarcarci anche questo. Per cui, se non vogliamo chiudere le frontiere, occorre riaccompagnare alle stesse (in mare , al limite delle acque territoriali) queglòi immigrati che non hanno diritto di venire in Italia. Concludo con il pericolo di "invasione islamica": c'é, eccome!! Solo i ciechi non lo vedono; così come non vedono che, a parte alcune eccezioni, molti musulmani sono restii ad integrarsi, a consentire ai loro familiari di vivere nel rispetto del corano, ma seguendo gli usi moderni del paese ospitante. Ed é da questa situazione che sono esplosi terribili fatti di cronaca nera, dove i padri hanno ucciso le figlie. E non sarebbe stata la laicità del nostro stato ad impedire a questi personaggi di uccidere il loro stesso sangue, mi sembra un ragionamento un po' retorico e fuori dal contesto attuale. L'integrazione mi sta bene, se si rispetta la nostra legge, i nostri usi e costumi, le nostre tradizioni, senza presumere a priori che siano inferiori a quelle dei migranti. Differentemente, se il loro concetto di integrazione consiste nel farci appecorare sulle loro posizioni, per me se ne devono stare a casa loro!!!

 

Alcatraz, condivido la tua premessa sulle dittature però vorrei precisare tre cose
Primo
I magistrati non lottano per il potere, se volessero il potere, non dovrebbero che chiedere a mr B. tutto verrebbe loro concesso. Mi sa che per accontentare tutti, b. e la sua cricca rivedranno pure la legge Bassanini pensa un po’.
I magistrati fanno il loro mestiere, perseguono il crimine, laddove vi siano chiari ed evidenti indizi di reato, se poi è un politico che si macchia di crimini, io per primo pretendo che i magistrati lo indaghino, non so tu, ciò vale per mr b. come per altri sia a destra che a sinistra.
Saranno poi i Giudici a decidere.

Secondo
La costituzione è garante della democrazia per definizione, la rappresentanza politica è lo strumento principale della democrazia, poi se in parlamento ci vanno un accozzaglia di burocrati a tariffa, nominati da un impresario qualsiasi e noi non possiamo scegliere chi e perché attraverso il voto è un altro discorso.
I padri costituenti nel 48 non avevano previsto che dopo poco più di 50 anni gli italiani sarebbero stati così stolti da rimettere di nuovo il paese in mano ad un altro uomo forte, se l’avessero sospettato forse oggi non esisterebbe il conflitto d’interessi, tu mi risponderai “appunto” ma la sinistra cosa ha fatto per risolverlo? ahia touchez potrei soltanto risponderti! È vero la sinistra ha molte colpe, ma la peggiore è quella di non aver rimesso a posto b. con una sana e robusta legge sul conflitto d’interessi.

Terzo
Il problema dell’immigrazione e dell’islamizzazione, per me uno stato fortemente laico, come la Francia per interderci, potrebbe tranquillamente risolvere il problema, il resto sono noiose e inutili polemiche.
La lega s’è gonfiata di voti con la paura dello straniero, ma credo che questo sia il problema numero 100 in questo momento in Italia…

 

Processo breve, la legge che incentiva la corruzione - Lettera43

Articoletto interessante, è corto, vi invito a leggerlo tutto, dimostra come Grosso non parli per interessi di parte (almeno in apparenza).
Uno stralcio:

- LEGGE AD PERSONAM. Grosso, infine, sottolinea anche un paradosso. «Questo governo ha più volte annunciato una legge anticorruzione e poi emana un provvedimento che rischia di avere effetti esattamente opposti».
L’obiettivo del decongestionamento dei tribunali non c’entra nulla. «Mi sembra chiaro», sentenzia l’avvocato, «che la prescrizione abbreviata risponde agli interessi di Berlusconi nel processo Mills» che con l’approvazione in tempi rapidi (proprio il premier ha chiesto al Parlamento di licenziare la legge entro Pasqua) salterebbe una volta per tutte. -

 

be ma questo ormai l'hanno ammesso tutti, anche i giornali vicini al premier, il bello (si fa per dire...) è che anche di fronte a ciò si va avanti come se nulla fosse.........

 

dopo lo scandalo, l'indignazione, le proteste, la rabbia, la disillusione siamo di fronte ad un nuovo livello: ormai è normale che Lui può fare queste cose.
siam messi male, ma mi sa che è già stato detto...

 

Cosa fa paura ai giudici? L'idea di lavorare - Filippo Facci, pm, giudici, lavorare, Libero, processo breve, Parmalat, Viareggio - Libero-News.it

 

...anche se fosse col "processo breve" non risolvi un emerito ca**o.