Anticristianesimo

Però io sottointendevo rispetto ad un ateo

 

e io sottindendo te.....

 

Non mi convince la sua comunicazione.

Ho apprezzato tantissimo la capacità di Giovanni Paolo II di relazionarsi con il mondo, nell'era della comunicazione: gli sono passati fra le mani decenni di cambiamenti mostruosi, e ha saputo tendere l'orecchio.
Il "romacentrismo" di Benedetto XVI, sicuramente calcolato e studiato, invece mi lascia un po' perplesso.

Sulla sua preparazione, nulla da eccepire. Ho anche apprezzato la famosa Caritas in veritate, e io non sono certo uno che si legge le encicliche prima di andare a dormire (ma quella è diventata un best seller di fatto )

Benedetto XVI sta guidando la chiesa con una fermezza che oggi, a mio modo di vedere, non è ciò che il credente medio si aspetta. Non esistono sempre e solo "valori non negoziabili", porca miseria!
Non si può trattare tutto, tutto, come se fosse sempre e solo una questione fondamentale. I grandi temi dell'attualità oggi cozzano con l'etica in modo mastodontico: e i credenti cercano chiarezza, cercano risposte dalla Chiesa quando sentono parlare di stragi umanitarie, di generazioni senza futuro, di scienza.

Vedlia così: metà dei discorsi del pontefice su questi temi sono stati fraintesi, per non dire completamente ribaltati, dai media. Questo sarà anche vero. PERO' non si può rispondere a una generazione come quella degli under 30 di oggi che "il posto fisso non è tutto"... e poi stupirsi se si viene fraintesi

 

che pensa che la vita sia un bel prato dato in comodato d'uso dal padrone, che fra qualche anno (speriamo tantissimi) verrà a dire: "Aò Dreki! come stai, guerriero? Fico eh, l'ultimo dei Rosae Crucis? Nonostante l'età non mollano.... Cosa? Ah, non l'hai ancora sentito? Aspè, te lo passo, ce l'ho qua in macchina... Cooomunque, senti: fammi un po' vedere che fiori ci hai coltivato, su quel pezzetto di terra... Uè, mica male! Dai, salta su che ti porto a casa"
(*)

.... più o meno

Questo è un viaggio. Il concerto inizia quando sei arrivato, e non è così a numero chiuso come si pensa... ma il posto te lo devi un po' guadagnare, ecco



(*) EDIT: non ho ovviamente idea se i Rosae Crucis faranno un cd dopo la mia morte... ma sul fatto che a Dio piacciano NON HO NESSUN DUBBIO (probabilmente glie li ha consigliati Joey de Maio) e deve anche averli benedetti, perché altrimenti non si spiega come facciano a fare certa musica.

 

Io non sono mai riuscito a capire [e qua sta il mio errore forse ] perché mai per voi credenti dobbiamo giocarci l'eternità in 10² anni [se non è l'eternità è comunque un tempo molto più grande della durata media di una vita umana]. Non vi sembra un gioco "sproporzionato"?

 

YouTube - Sanremo 1970-I Camaleonti-Eternità

 

ahahahaha, carina questa!!
(dico sul serio, non sto sfottendo)

Beeeh.... anche mettendola sul matematico... ovviamente NO: o qualunque numero /infinito tende comunque a 0, dico bene?
TUTTO è sproporzionato, rispetto all'eternità


Comunque, no, non la vedo così. Ringrazio Dio per ogni giorno della mia vita, punto. Una vita che non finisce, non è tale: non esiste un uomo immortale. Per essere vivo, devo avere una vita: e una vita ha un inizio e una fine.

 

allora diciamo che io lavoro senza aspettarmi lo stipendio alla fine del mese.....

 

Uff
che palle
Sarà la centesima volta che vien fuori quest'obiezione.
In mille pagine, fa una su dieci.
Uff

NO: Dio non è il capo e io non sono il lavoratore, e l'aldilà non è la paga al lavoratore migliore (uff).
Dio è un genitore, noi siamo suoi figli, l'aldilà è l'amore che lui ci dà.... e IO VOGLIO SPERARE CHE TU NON AMI TUO FIGLIO PIU' O MENO, A SECONDA DEI VOTI CHE PRENDE A SCUOLA.
Fai così? No, immagino.
Bene: neanche lui.

 

allora il "giudizio divino" cosa rappresenta?

l'ennesima falsa trasposizione di concetti umani al divino?

 

allora mettiamola cosi'.
io per tutta la vita mi sento orfana. quando muoio arrivera' mio padre per darmi l'amore.

contento?

 

Ho fatto una domanda originale dopo più di 1000 pagine di topic? 8-)

Tecnicamente è giustissimo. Qualsiasi fosse la durata [finita] della vita il "gioco" sarebbe sempre sproporzionato, è vero. Ma ho sempre come l'impressione che, poiché per voi la vita debba essere necessariamente vissuta in un certo modo e per farlo c'è un tempo finito e breve direi, magari c'è qualcuno che non ne ha avuto il tempo. Per voi basterebbe anche ravvedersi almeno un istante prima della fine ma penso a chi non ne ha avuto proprio la possibilità. Non mi sembra "giusto" che la loro eternità debba essere decisa in base ai pochi attimi che hanno vissuto sulla terra. Questo è forse più chiaramente il mio pensiero.

 

Sicuramente non è il test di ingresso all'università.

Ecco, come paragone va già meglio.
Un credente è uno che ha conosciuto quel padre e ha scoperto di non essere orfano, si è scritto un paio di lettere, si sono telefonati qualche volta, e alla fine andrà a trovarlo.

Un padre che finisse a sbattere il figlio fuori casa solo perché si è comportato male non sarebbe tale. Anzi: una storiella raccontata da un tizio qualche secolo fa, diceva più o meno una roba tipo: "farò festa per questo mio figlio, perché era perso ed è stato ritrovato".

 

Non so se hai letto, una o due pagine fa, quando ho scritto che anche io come credente ho (tanti) dubbi. Ecco, ne hai appena descritto perfettamente uno.
Penso che Dio non abbia... bisogno, diciamo, di "chiedertelo", o di andare a leggersi il tuo curriculum vitae (mai così azzeccato come termine) e mettersi a cercare se tu hai o no fatto/detto certe cose che ti fanno guadagnare il posto in prima fila.
Quindi... come funziona? Lo sa già? C'è sempre la domandissima finale che ti fa vincere il montepremi completo? Tutti abbiamo il jolly da giocarci?
Boh?
Non ho problemi a scriverlo: boh?

 

secondo questo tuo ragionamento allora faccio bene a non credere a Dio. eventualmente a conti fatti poi mi butto ai piedi e strizzo l'occhio.

in ogni caso hai parlato te di prato e coltivazione. non è questione di selezione all'entrata.

la cosa ovvia è che da sempre il giudizio divino è stato usato come collante per ammonire i credenti. salvo poi edulcorare il tutto con la concezione di amore divino.

in ogni caso, ripeto: se ci sono delle persone che per fare del bene, o per non fare del male, hanno bisogno di un Dio a me sta benissimo. gli stimoli possono essere molteplici e mi interessano.

quello che mi interessa è poter vivere una vita senza religione, senza costrizioni derivanti da questa, senza Dio. ma sappiamo che non è possibile.