Malattie Psicologiche, cause e rimedi..

Un antidepressivo non migliorerà i rapporti col capo, se è questo che intendi.

La malattia, una volta curata e tenuta sotto controllo, lascia ampio margine per mettere a posto la propria vita.
Se poi uno non lo fa e ne attribuisce la colpa al farmaco, il pirla è lui.

 

Ti invito a rileggere i post precedenti. Il farmaco non "cura" la malattia, semplicemente le impedisce di manifestarsi in una specifica maniera, ma
a) non cura il disagio di fondo che ha originato la malattia: se penso ad esempio "la mia vita è uno schifo perchè nessuno mi ama" non è che prendendo calmanti a raffica questo pensiero svanisce.
b) non impedisce alla malattia di manifestarsi in altri campi, tramite il meccanismo della rimozione.
c) senza terapia è inutile.

insomma, il male, di per sè è ancora lì.Il farmaco può essere utile all'interno di una terapia, per permettere maggiore chiarezza e lucidità al paziente, ma la sua utilità si ferma lì.

 

Molto strano, perché io non faccio terapia e tuttavia ho piena remissione dei sintomi.
Forse ti è ancora alieno il concetto per cui una persona che ha risolto il suo problema con la depressione, ha piene capacità di controllo sulla sua vita (nella normalità dei casi).

 

La depressione può essere causata da molte cose, da fattori biologici (meglio ancora se predisposti geneticamente), fattori psicologici, ambientali (avvenimente o esperienze che non vengono affrontate nel modo migliore) e da molte altre cose, alcune ancora poco chiare.
Evidentemente se a te basta la cura farmacologica il tuo psichiatra-psicologo avrà constatato che questa era la soluzione migliore per quella determinata causa. Non per fare la pecora nera, ma la depressione non è molto prevedibile ed ha bisogno di un monitoraggio che spesso si protrae anche dopo il miglioramento e la guarigione...quindi non si dovrebbe mai dire "ho piena remissione dei sintomi".
Il fatto che a te vada mene anche senza fare terapia non vuol dire che questa sia inutile o poco importante...l'associazione della terapia ai farmaci è ancora ampiamente considerata una "tecnica" relativamente più efficace del trattamento prettamente farmacologico. A favore di questa, c'è il vantaggio di un miglior rapporto con il farmaco stesso, permettendo spesso una diminuzione di dosaggio e in certi casi la rimozione dello stesso dopo un certo periodo.
Il trattamento solo con i farmaci è molto più delicato, spesso coinvolge una durata molto ampia e rende difficile l'annullamento di questo, anche se le dosi vengono diminuite costantemente. La probabilità di ricomparsa e recidive è più elevata.

 

Questo non smentisce quanto ho detto prima, cioè la possibilità che rimanga comunque un malessere di fondo rimosso che pur non manifestandosi in una sofferenza esplicita, mini comunque la piena realizzazione del soggetto. Remissione del sintomo non implica necessariamente guarigione della malattia.
Ancora una volta, questi punti sono già stati affrontati in post precedenti...

 

Ma in quel caso la psichiatria ha già fatto il suo lavoro. Ciò di cui tu parli si applica alla maggioranza di gente (purtroppo) disadattata, con cose ben più gravi di una semplice depressione o disturbo bipolare, o con trascorsi familiari che innescano pericolose reazioni assieme al disturbo.

Nel caso del disturbo bipolare, la guarigione dalla malattia potrebbe anche arrivare con lo "spegnimento" del disturbo in oggetto, verso una certa età.
Io con "piena remissione dei sintomi" voglio dire che se ho una terapia farmacologica adeguata, non presento nessuno dei sintomi della malattia, ad una analisi clinica costante.

Ma tu non hai fatto altro che contraddire/puntualizzare quel che ho detto, mi pare se ne stia ancora parlando. Se si considera tutto sufficientemente trattato (cosa che non è) si può anche ritenere di dover chiudere il topic.

 

Allora riconosci che la guarigione è ottenuto tramite una sinergia fra l'impiego di farmaci e la terapia.
Poi, ovvio, dalla genesi del disturbo deriva anche l'impiego della cura: nel caso si tratti di un "semplice" scompenso dovuto alla genetica dell'individuo l'uso del farmaco avrà un peso maggiore rispetto alla terapia, ciò non toglie che anche in questo caso la terapia rimanga (se non altro per controllare le condizioni del paziente).

Qui ho risposto nel quote sopra, comunque che intendi con analisi clinica costante? Analisi "medica" (quantitativa) o un'indagine sulle tue condizioni psicologiche (qualitativa) ?

Non volevo sembrare scortese, presuntuoso o arrogante, in tal caso mi scuso.
Intendevo solo rimarcare come questo punto (il farmaco guarisce la malattia?) sia già stato sviscerato prima e si era trovato una buona sintesi fra le diverse posizioni. Quindi intendevo invitarti a spiegare le tue ragioni se non concordi con tale sintesi, partendo però da dove la discussione si era interrotta

 

Qualcuno sa dirmi se una psicosi(malattia mentale) è qualcosa di ereditabile(trasmissibile alla prole) come lo è una malattia fisica(per esempio l'AIDS)?

 

Come si era scritto in precedenza, alcuni disturbi psicotici hanno anche caratteri ereditari, ma di certo questi da soli non sono sufficienti a determinare l'insorgere o meno della patalogia...

 

Più che di ereditarietà si può parlare di predisposizione. Non è la stessa cosa. la storia clinica di una famiglia e delle sue varie generazioni possono evidenziare delle predisposizioni che quindi possono facilitare la comparsa di queste patologie. ma la loro "comparsa" non è attendibile nè certa. dipende dal soggetto e dai casi.

 

Considerando che mia madre è affetta da depressione,io da paranoia e mia sorella di qualcosa che non so...credo proprio che vorrò mai avere figli!

 

Sì, sì, dicono tutti così.

 

Se sono riuscito ad arrivare a 23 anni compiuto senza aver mai fatto sesso...non vedo perchè non posso arrivare a morire di vecchiaia senza aver mai avuto figli.

 

Alle 10 di mattina del sabato della settimana entrante andrò da un psichiatra e da una psicologa pubblici di cui mi è stato parlato molto favorevolmente.

Nel frattempo spiego in modo più dettagliato in cosa consistono i miei pensieri paranoici.

Ormai non sono più in grado di controllare i miei pensieri,i quali partono dal presupposto che tutti vogliono farmi del male in qualche modo.

I pensieri che ho dipendono da chi e cosa vedo.
Per esempio,dopo aver visto un film in cui uno veniva condannato a 30 frustrate,penso che sarò io a ricevere quelle frustrate.

Comunque certi pensieri mi vengono in mente anche basandosi su fatti reali.

Per esempio mi è capitato vedere due uomini a cui mancavano delle dita,ovviamente a causa di incidenti sul lavoro.
Dunque ti dico che,pensando a ciò,mi viene il pensiero che delle persone organizzino un finto incidente in modo che mi vengano tagliate alcune dita cosìcchè io non possa più suonare la chitarra.

Oppure penso che qualcuno dica che io abbia un problema che in realtà non c'è al cervello cosìcchè ne possa approfittare per danneggiarmi la sezione del cervello preposta alla creatività cosìcchè io non possa diventare uno scrittore o comporre musica di mia invenzione.

Un altro pensiero è che una maga mi trasformi in un piccolo animale e mi tenga in una teca piena di scarafaggi per 2 settimane.

Penso anche che mi vengano sottratte le mie cose:videogiochi,televisione,CD musicali ecc.

Spero che le mie descrizioni non abbiano scioccato nessuno.

 

Beh, è probabile.