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Metal e Satanismo. Fra realtà e luoghi comuni

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Julie Joker, 19 Settembre 2009.

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  1. SporcoRozzo&Primitivo

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    Vegano non praticante

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    9 Giugno 2010

    Allora illuminaci, anziché entrare con le sparate ad effetto.
     
  2. ador dorath

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    9 Giugno 2010

    prima di tutto occorre identificare il contesto nel quale un genere musicale, dal punto di vista delle tematiche, nasce e si sviluppa.
    poi cercare di capire se da questo primo approccio naif si sono susseguite ondate dettate solamente dalla moda e dalla ricerca di facile successo.
    chi dice a priori di non sentire questo o quel genere per le tematiche espresse lo posso capire, ma solo nella misura in cui questi antepone il testo a tutto il resto (musica, struttura, atmosfera ecc).
    ovvero: io ascolto la musica per la musica, i testi li valuto nel momento in cui la musica mi piace. se il testo è banale, stupido, contrario al mio mondo ecc la canzone in questione la ricorderò solamente per la musica. (il che non vuol dire che non considero il testo, vuol dire che nello specifico caso la tematica non rappresenta un punto a favore, ma a sfavore).

    intendiamoci: non ascolto musica per il desiderio di ricevere un messaggio dall'artista.
    esempio: non leggerei mai un libro sul satanismo (se non per cultura generale), ma canzoni sataniche ne ascolto. tutto perchè ciò che mi lega alla canzone non è la tematica specifica.

    e per concludere di quello che pensano veramente gli artisti nella vita privata mi importa relativamente. un testo non ha mai ucciso nessuno, semmai possono essere più "pericolose" interviste dove l'artista in questione, al di fuori della sua professione, si mette a predicare satanismo e via dicendo.

    spero di aver spiegato bene quello che penso.
     
  3. SporcoRozzo&Primitivo

    SporcoRozzo&Primitivo
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    Vegano non praticante

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    9 Giugno 2010

    Perfetto, così mi pace discutere!
    Io ragiono in maniera diversa da te. Non sono "multitraccia" e non riesco a discernere testo e musica. La base musicale può anche essere valida, ma se il testo mi offende non riesco ad apprezzare la canzone. Se poi gli artisti vivono veramente quello che predicano, peggio ancora. Per esempio sabato sono andato a sentire un concerto di gruppi ska / oi, giusto per tornare alle mie origini. Niente da fare: due gruppi mi sono piaciuti ma i Sumbu Brothers, anche se musicalmente più validi degli altri e con una maggiore capacità di tenere il palco, non riescono apiacermi a causa delle tematiche cantate (Raciti muori 10, 100, 1000 volte; la Polizia è in giro solo per rompere i coglioni...). Io è meglio se ascolto le canzoni senza capirne il testo, così posso apprezzare al meglio la musica e la voce.
    Ormai sono fuori dall'età in cui "io mi sento amato dai Manowar, loro mi capiscono", ma non riesco ad esimermi dal fatto di screditare un artista che, cosciente del fatto di avere potere sulla massa degli adolescenti, ne travia volontariamente i pensieri accostandoli ad un mondo brutto e triste. Basti pensare a Burzum: nonostante commetta atti deprecabili riesce ad avere un seguito di fans. Da noi non hanno dato fuoco alla chiesa, ma si sono "limitati" ad incidere una bestemmia sul portone ed a spalmare di merda la faccia della statua della madonna. Atti del cazzo che non avrebbero mai pensato di commettere se non vi fosse stato alle spalle un burattinaio che ha guidato i loro pensieri.
    Concludo riassumendo in "il satanismo ed i messaggi di violenza gratuita vanno evitati nelle canzoni poiché possono fare presa sulle coscienze più deboli".
     
  4. ador dorath

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    9 Giugno 2010

    in realta' la mia boutade è nata dal fatto che ascolto black da 15 anni e ne ho sentite di cotte e di crude da persone che parlano per sentito dire.

    io sono atea, se una canzone parla di satana (che non vuol dire nè satanismo, nè violenza) o se parla di Dio per me sono aria fritta, come se parlassero di draghi volanti. probabilmente è per questo motivo che il testo se è di un argomento che non mi tocca non lo sento particolarmente significativo nel contesto della canzone.
    e questo dipende da ognuno di noi. io posso sentirmi in causa se una canzone parla di aborto mentre a un ragazzoncello di 18 anni non può fare nè caldo nè freddo ed essere attirato da un testo che trasuda sangue, violenza e voglia di gridare al mondo la propria rabbia.

    trovo che ogni espressione artistica sia legata sia al messaggio dell'autore che al modo, il mezzo. una canzone funeral che invece di parlare di disperazione racconta di un prato di margheritine non dico che perderebbe di significativita', ma se non altro rovinerebbe l'atmosfera.

    per questo dico che se un testo è scritto male o tratta di un argomento a me non congeniale può solo che rovinare la musica e la canzone in sè.


    sul satanismo in sè e per sè non ci troverei nulla di male. può anche essere uno spunto per farsi una cultura. sulle canzoni intrise di violenza certo, tutto fa brodo quando trova terreno fertile dentro di noi.
    io posso sentire 24 ore su 24 canzoni depressive che ti martellano con la parola "ucciditi" senza smettere di guardare con il sorriso sulle labbra la merda che mi sta intorno. mentre magari ci sono ascoltatori deboli che non hanno appigli e che possono mortificarsi e lasciarsi andare sentendo una testo depressive.

    che dire, purtroppo qualsiasi cosa, frase, atteggiamento, azione che ognuno di noi fa e che diventa pubblica può essere "fraintesa" e finire con l'aiutare la visione distorta dell'ascoltore.

    questo riguarda la musica ma molti altri aspetti della società.

    poi sta all'ascoltatore avere la maturità e l'accortezza nel discernere tra ciò che può essere plausibile e tra ciò che è solo finzione, o semplice esigenza musicale.

    se trovo un testo di violenza fine a se stessa mi faccio una risata e non ci faccio più caso. bisognerebbe fornire un tutorial agli ascoltatori più sprovveduti.
     
  5. ValeSteele

    ValeSteele
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    9 Giugno 2010









    Parole SANTE:D...
     
  6. LELE 17

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    9 Giugno 2010

    @ ador: prima hai detto che non sono tanto le canzoni a influenzare ma bensì le ipotetiche interviste rilasciate ecc (ho letto velocemente quindi ti prego dis cusarmi se sbaglio).
    PERSONALMENTE, penso che non sia affatto così. anzi, la canzone penetra in modo diretto a livello inconscio, moooolto più di un'intervista. ma a prescindere da questo, l'influenzabilità non è comunque minore di quella di un'intervista o un'affermazione...anche perchè se nelle canzoni che fa la band xx dice di fare yy (cose brutte), dubito che in un'intervista dica di accompagnare la vecchietta mentre aytraversa la strada -.- non so se mi spiego...
     
  7. Lunarlight

    Lunarlight
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    9 Giugno 2010

    Son sempre le solite cose... Alla fine la musica è un'arte, e gli artisti sono liberi di esprimersi ed esprimere ciò che vogliono, sta poi all'ascoltatore valutare ciò che ascolta.
    Certo, alcuni testi li trovo anch'io troppo esagerati, come quelli dei Marduk per fare un esempio, che anche se non credo in nessun tipo di religione o ideologia, non capisco il perchè di scrivere in quel modo, la trovo una mancanza di rispetto nei confronti di chi ci crede; ovviamente, non è se ad una persona piacciono per forza li prende sul serio, inizia a bestemmiare etc. Per me, se parlano di satanismo o religione non importa, perchè li trovo concetti "astratti". Cambia il discorso per quanto riguarda gruppi national socialist (black metal) per esempio, perchè ciò di cui parlano è una cosa che è concretamente esistita, e mi fa a dir poco ribrezzo e rabbia - con ciò non intendo dire che le religioni son cose "non esistenti", intendo dal mio punto di vista. Ma chi riesce ad apprezzare anche questo tipo di musica, non per forza deve condividerne il pensiero.
    Vabbe', per il resto son cose che sono già state dette e non vorrei andare troppo OT, comunque alla fine dipende dalla persona, e perchè ci son persone deboli o che fraintendono/prendono troppo sul serio certe cose, non si può vietare o altro a questi gruppi di esprimersi in questo modo a discapito di chi li ascolta ragionando e pensando con la propria testa senza farsi influenzare.
     
  8. LELE 17

    LELE 17
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    9 Giugno 2010

    lo so che non si può vietarlo e lo so che dipende dagli individui il fatto di non essere influenzati...ma...scusa...sinceramente...diciamolo pure...secondo me in sto mondo le persone stanno diventano ogni giorno più cretine eh ! cioè...ne senti e ne vedi di cose da far altro che accapponare la pelle...della serie: uno dice "buttati dal ponte" e l'altro lo fa...questo è il punto, sempre più persone non hanno la concezione di limite, o hanno limiti troppo confusi e alterati tra ciò che viene detto o espresso e ciò che realmente è o dovrebbe essere...e così succedono varie cose che partono dalle stupidaggini fino ad arrivare ad azioni molto piùù gravi.
     
    #278
    Ultima modifica: 9 Giugno 2010
  9. Lunarlight

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    9 Giugno 2010

    Sicuramente, ma non è il testo in sè ad essere il problema, ma la persona appunto. Alla fine, musica o no, chi ha certi problemi le cavolate le combina comunque... non ha bisogno di ascoltare una canzone per essere spinto a compiere una determinata azione, anche se ammetto che purtroppo c'è chi si fa influenzare in questo modo.
    Alla fine non si va da nessuna parte comunque, non si può cambiare la testa a certi ascoltatori ed artisti. :(
     
  10. LELE 17

    LELE 17
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    9 Giugno 2010

    ma guarda...non serve avere chissa quali problemi.

    certo che non si può cambiare la testa ad artisti ed ascoltatori, ci mancherebbe. ma al di la di tutta sta influenzabilità e tutti sti discorsi, insomma...ci sono, e non serve dire che non sia così, band che approfittano di queste situazioni e si fanno portatori di tematiche e stili satanisti per puro scopo commerciale...della serie: "massi dai, sputtaniamo il cristianesimo e diciamo stronzate xx così avremo più successo, e dato che ci siamo perchè non ingrandiamo il tutto apprendo in modo yy". NON DICO che tutte fanno così, ma ci sono di questi casi.
     
  11. Oscuro

    Oscuro
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    9 Giugno 2010

    tipo?
     
  12. ador dorath

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    9 Giugno 2010

    in realtà guarda che un testo satanico non sputtana necessariamente nessun cristianesimo. non facciamo confusione. nè bisogna confondere un puro e banale (perchè di facile presa e perchè è cool in certi ambienti) senso di rivalsa nordico nei confronti di una religione importata con la forza. ma gli esempi si sprecano anche in altri campi e temi.

    già loro li trovo noiosi, ripetitivi e sonnolenti, se poi aggiungi testi che potrebbero essere scritti da 15enni (non tutte le canzoni certo), ecco che a me non piacciono i marduk.

    mi riferisco al fatto che è molto più facile contestualizzare un testo di una canzone in quello che rappresenta: un testo che accompagna la musica che ascolto e che apprezzo. perchè se così non fosse non avrebbe senso definirsi amanti di questo o quel genere, ma di questa o quella tipologia di aegomentazione.
    mentre un'intervista è un'intervista: non sempre si parla dell'album, ma si esprimono concetti che esulano dall'arte, dalla recitazione (quando è presente), concetti pensieri e affermazioni che possono risultare di maggior comprensione nella quotidianeità e quindi in grado di identificare l'artista a noi gradito con concetti di dubbio gusto.
    se in una canzone un tale dice di uccidere l'affermazione la prendo per quella che è, un accompagnamento (di dubbio gusto certo) alla musica. se lo dice in un'intervista mi dimostra che quello che potevo ritenere pura teatralità nel suo intimo dimostra di crederci veramente. e quindi potrei anche prendere veramente le distanze sia dall'artista che da ciò che scrive.
    intendevo questo.
     
    #282
    Ultima modifica: 9 Giugno 2010
  13. Ace Of Spades

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    10 Giugno 2010

    Eh no, perchè se fossi agnostico, o soprattutto ateo, ma un ateo SERIO, credimi, te ne fregheresti.
    Ma tralasciando le questioni personali, non condivido minimamente questa storia dei pagliacci, dovresti farla esclusivamente opinione tua: per me gente come Sarcofago e Bestial Warlust (2 nomi tirati a caso) li trovo tutto tranne che dei pagliacci, gente che, aldilà delle idee religiose/sociali più o meno condivisibili fa vera musica, suonata con passione non la reputo un covo di pagliacci.
    Le idee di una persona sono un tramite verso la sua arte, che per me arte rimane, quello che tizio fa nella vita privata non mi riguarda, io giudico la triade musicale di testo/musica/sensazioni.
    Questa si chiama tolleranza, siamo tutti bravi a voler sentire solo quello che ci fa comodo, ecco come la penso.
    Ho le mie idee, ma non mi sento disturbato, chessò, da un disco NSBM o da un disco gothic metal, da uno che attacca i cristiani o da un uomo che volge le sue lodi alla notte: per me rimane sfogo, arte, ho le mie idee e quindi non mi faccio influenzare, al limite giudico dal mio punto di vista.
    Tutto questo non è un attacco, poi ovvio che ognuno ha i suoi stereotipi di pagliaccio: per me uno come Glen Benton è un pagliaccio, chiunque non fa la sua arte seriamente è un pagliaccio, non certo gente come Saint Vitus ed Hellhammer (ed ho citato 2 nomi di religiosità praticamente opposta).
     
    #283
    Ultima modifica: 10 Giugno 2010
  14. ador dorath

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    10 Giugno 2010

    in effetti prima di parlare della collusione di certi concetti bisognerebbe avere chiaro in che cosa consistono questi. altrimenti è solo uno sterile sentito dire.

    cioè: bruciare chiese o uccidere omosessuali non ha nulla di satanico. sono gesti criminali.
     
  15. Ace Of Spades

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    10 Giugno 2010

    Come al solito ador ha capito perfettamente cosa voglio dire.
    Esempio sputtanatissimo è il caso Varg Vikernes: quanti bimbominchia vanno in giro a proclamare "a fuoco le chiese", ma per cosa?
    Nella sua musica per caso ci sono riferimenti a bruciare chiese?
    No, è solo uno sterile tentativo di imitazione che, secondo le menti degli individui più deboli e malleabili, li fa sentire duri e true.
    I testi di Burzum sono poesie, mica parla di bruciare chiese.
    Altri casi di black più integralista ed elitario sono molto più "pericolosi", liricamente parlando, di Varg Vikernes, ma se l'ascoltatore sa già dall'inizio che si trovava dinanzi alla rabbia, che prende via nelle metafore più estreme di essa, tranquilli che non succede nulla.
    Chi commette certe azioni schifose influenzato, dice egli, da un testo o da una copertina, ha alla base problemi psicologici ben più profondi, ed io penso che chi ha problemi psicologici si faccia curare prima di trovarsi davanti a qualcosa di più "forte" di lui.
    Dico questo perchè per chiunque la musica dovrebbe essere esclusivamente arte ed intrattenimento, ha una certa "spiritualità" alla base, ma non dimentichiamoci che questa "spiritualità" proviene solo da un punto di vista dell'autore.
    Condividerla in campo musicale equivale esclusivamente a rispettarla e basta, se poi troviamo qualcosa di condivisibile e compatibile con il nostro modo di pensare beh...che sia una buona idea almeno.
    Il problema vero è che oggi quasi nessuno ha un suo punto di vista, tutti a farsi crescere dalle idee altrui, dalle imposizioni religiose, dalla TV, dalle mode, da Marylin Manson e dai testi metal: allora io che mi sono fatto un'idea da solo sul Mondo esclusivamente in base ed alle mie esperienze di vita sono un fesso!
    E se metto le mie idee come tramite ispiratore per la mia musica sono un poser, solo perchè non sono influenzato dagli altri?
    Oggi non c'è più molta personalità nelle masse, in alcuni casi sembra di parlare con dei robottini in quanto a modo di pensare, non solo dal punto di vista musicale: amo il signor B perchè odio l'IdV, amo l'IdV perchè odio il signor B, odio la religione perchè me l'hanno detto Burzum e i Deicide, amo la Religione però odio Burzum e i Deicide perchè non la pensano come me.
    Tutti verso una direzione singola, non verso quella comune che mette d'accordo tutti.
    Se si fosse più tolleranti verso tutto, mentalmente parlando, si avrebbe più consapevolezza.
    Ci sono anche casi in cui la gente ha ammazzato perchè ispirata da film horror o libri di vario genere: allora eliminiamo il cinema horror e scriviamo libri sempre con lo stesso stampo e sugli stessi argomenti perchè alcuni di essi devono rimanere tabù perchè "qualcuno potrebbe offendersi/ammazzarsi"?
    In questo periodo sto leggendo "Il capitale" di Marx, generalmente non lo condivido per vari motivi...però un libro è un'opera d'arte, è un riflesso della mentalità di chi l'ha scritto, e questo mi basta per leggerlo con interesse.
    Se poi non lo condivido non è che mi alzo la mattina e schiaffo una bomba sotto il partito di quelli di Rifondazione eh.
    Forse sono uscito un pò fuori dalle righe dell'argomento ma questo è come la penso in generale.
     
    #285
    Ultima modifica: 10 Giugno 2010
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