Anticristianesimo

Infatti Ador te la stai a tirà dai
Rifaccio la domanda: tu cosa ne pensi dell'aborto e della faccenda in genere?

Quanto alla roba su Verità e relativismo c'è un articolo davvero molto interessante del filosofo e teologo spagnolo Raimon Panikkar che ha pensato molto il dialogo fra le religioni. L'articolo sta qua lo so che non se lo legge nessuno ahah ma insomma dai dategli un'occhiata perchè spacca

Raimon Panikkar, Il pluralismo della verità (Dialegesthai)

 

Panikkar è un eretico

 

Dice bene Druso Italico: Panikkar è una mosca bianca.
Le cose che dice non le dirà mai nessun membro della Chiesa. Io stesso ci vedo qualcosa di fuorviante in questi discorsi: la Parola di Cristo è l'unica ancora di Salvezza per il genere umano, lo stesso pensano i Musulmani circa la rivelazione coranica di Muhammad mentre per gli Ebrei Jahvè è un dio nazionale; ciò non toglie che ogni tradizione politeista (comprese quelle europee - slave, germaniche, anglosassoni, greche e romane - venute meno con l'avvento del Cristianesimo) è una religione etnica che si compone di miti e figure particolari cui si doveva rimanere sempre fedeli, pena l'emarginazione totale dalla società.

Per quanto riguarda l'aborto: ogni feto abortito è una sconfitta sociale, culturale e politica, non frutto di un diritto conquistato. Parlo dal mio punto di vista maschile ovviamente. L'anti-abortismo è folle perché lascerebbe le donne in mano a macellai, ricattatori e infezioni mortali.

 

probabilmente il difetto di molti e' quello di mettere bocca su argomenti di cui non sanno nulla e hanno anche la pretesa che avere disponibile la soluzione e la verita'.

ma cmq,

l'aborto, per me, prima di essere un omicidio e' un dramma per la donna. ci sono vari stadi di coscienza di ciò che sta nascendo dentro: si parte da un semplice malessere fisico, dal provare un senso di specialita', dal sentire qualcosa di fisico (e non solo emotivo), dal vedere gli occhi e toccare con mano l'unica vera dimostrazione che l'Amore esiste a questo mondo.

mi sembra banale e riduttivo ridurre l'aborto agli esempi di 15enni stupidine. come non hanno avuto il cervello per premunirsi, non hanno nemmeno il cervello per capire cosa vogliono fare, cosa hanno fatto (se hanno abortito), cosa significa essere madri (se non hanno abortito).

essere mamma non parte nel momento in cui il figlio nasce. ci si deve sentire madri, visto che e' il mestiere piu' difficile del mondo, nessuno te lo insegna (se non l'esempio).

per cui dico che e' chiaro che sono contro l'aborto come modo sistematico per eliminare uno sbaglio. allo stesso modo comprendo (anche se spesso non condivido da madre) le donne che scelgono di abortire. ogni storia (banale a dirsi) e' un capitolo a se'. e se una donna sceglie di perdere cio' che di piu' importante le sta capitando nella vita non e' che lo fa per egosismo, paura, menefreghismo ecc.

ci sono situazioni in cui ogni scelta e' sbagliata. e allora ci cerca lo sbaglio minore, che si presume sia minore.

io sono per la liberta' di scelta. che non vuol dire far west. gli obblighi, i diritti e i doveri morali sono una cosa. la cattiva applicazione di questi rientrano nella sfera delle azioni.

viviamo in un mondo dove il debole non ha posto e non ha spazio. se una mamma non se la sente (per suoi motivi personali, non per astrazioni universali dettate da altri) non la condanno. perche' so che la prima a morire è lei, poi chi o cosa ha in grembo (dipende dai punti di vista).

sono concetti impossibili da spiegare. come e' impossibile che io capisca cosa significhi che è lo Spirito che parla. la prima cosa la comprendo e la valuto. la seconda non la comprendo e non la valuto. per cui non entro nel merito e non mi permetto di spiegare cosa significa che è lo Spirito che parla.

concludo con 2 cose.

esempio di come è il mondo e di come una donna deve affrontare la vita con un figlio con dei problemi. per questo non basta dire: l'aborto e' omicidio. è si omicidio, ma permettetemi, la donna e' una martire: perche' uccide il suo essere mamma per un Bene che lei reputa superiore a qualsiasi altra cosa.

[FONT=&quot]Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago[/FONT][FONT=&quot] [/FONT]
[FONT=&quot]Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni. [/FONT]
[FONT=&quot]Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete: [/FONT]
[FONT=&quot]• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”[/FONT][FONT=&quot] [/FONT]
[FONT=&quot]Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge. [/FONT]
[FONT=&quot]Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars. [/FONT]
[FONT=&quot]Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco. [/FONT]
[FONT=&quot]Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina. [/FONT]
[FONT=&quot]Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“. [/FONT]
[FONT=&quot]Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione. [/FONT]
[FONT=&quot]Ho pianto. Dal dolore. [/FONT]
[FONT=&quot]Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap: [/FONT]
[FONT=&quot]-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti. [/FONT]
[FONT=&quot]Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova. [/FONT]
[FONT=&quot]Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale. [/FONT]
[FONT=&quot]Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.[/FONT]


infine, spesso le parole non servono. basta il video di una canzone e il suo climax per avvicinare a chi ignora un briciolo di quello che si prova.
YouTube - Agalloch - Our Fortress Is Burning II Bloodbirds
[FONT=&quot][/FONT]

 

Bellissimo post Ador ci sono tanti spunti, in particolare

Credo sia proprio così (e infatti il primo e perfetto martire è Cristo, il modello al quale tutti i cristiani sono chiamati ad imitare con la loro vita)

 

hai ragionissima - APPUNTO.

comprendo.
io faccio il giornalista, scrivo di cronaca (nera, tra le altre cose) e mi capitano cose anche peggiori... è una questione di civiltà

 

Ma solo io alle superiori ho fatto la parte pratica?
Mi spiego meglio, hanno insegnato ai maschietti e alle femminucce come mettere il preservativo su una banana.
Ricordo anche che ci diedero dei preservativi omaggio.

 

Signore, è terrificante

 

Più che altro di inciviltà...

Perché?

 

con quel che costano, c'è da dire "grazie"!


....ecco, a proposito di quel che dicevamo prima: questo, per esempio, è una delle cose su cui si potrebbe intervenire... visto che, facendo il costo al "pezzo", costano 4-5 volte più che le sigarette...

 

sì ok, io intendevo che è un problema del nostro vivere civile...
mi spiace per il caso di ador, che sicuramente non si è trovata in una bella situazione
ma se adesso andiamo a fare la conta di tutte le situazioni in cui una donna/madre si può trovare in difficoltà (senza andare a guardare se la causa sia la Chiesa o meno, che c'entra?) andiamo avanti all'infinito.

Dire che un maschio non può neppure parlarne perché non ha utero e ovaie e quindi non sa che cosa prova una donna... a me sa di idiozia.
Sicuramente non posso capire pulsioni, istinti e psiche di una donna (né pretendo di farlo, e va benissimo così), ma se parliamo di una questione di diritti civili, SI DEVE parlare in modo generale.

 

sa d'idiozia perché nessuna, per fare un esempio, ha mai messo in discussione il tuo diritto ad avere un intervento di tumore alla prostata rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, così come nessuna ha mai proposto l'obiezione di coscienza per gli urologi...


scommetti che se le atee facessero una proposta di legge per l'obiezione di coscienza degli urologi, o affinché tu debba pagare 8mila euro per un intervento alla prostata, non ti sembrerebbe più un'idiozia?

 

Dire che un maschio non può neppure parlarne perché non ha utero e ovaie e quindi non sa che cosa prova una donna... a me sa di idiozia.
Dire che una donna non può neppure parlare di prostata solo perché non ha testicoli e pipino, e quindi non sa che cosa prova un maschio... a me sa sempre di idiozia.

Insomma: tu sei l'unica che ha diritto di parlare, perché vede entrambe le facce?
Altrimenti che facciamo, mettiamo a ogni legislatura DUE ministri alla sanità, uno per le donne e uno per gli uomini?



EDIT:

Le due cose NON sono sullo stesso piano.
Ho capito il tuo discorso... ma, medicalmente parlando, l'aborto non è praticamente MAI un intervento che serve a salvare la vita della madre. E in quel caso l'obiezione di coscienza non vale, perché prevale il dovere di salvare la vita del paziente.

tu mi paragoni una madre che vuole abortire a un malato di tumore alla prostata???
TU MI PARAGONI L'ASPORTAZIONE DI UN TUMORE ALL'ASPORTAZIONE DI UN FETO???

ma non esiste... ma non perché il problema è la prostata: va bene essere atei e materialisti, ma UN BAMBINO MICA E' UN TUMORE, CAZZO

 

tu mi paragoni una madre che vuole abortire a un malato di tumore alla prostata???
TU MI PARAGONI L'ASPORTAZIONE DI UN TUMORE ALL'ASPORTAZIONE DI UN FETO???

ma non esiste... ma non perché il problema è la prostata!!!
ma come fai a fare un paragone così???
va bene essere atei e materialisti, ma [B]UN BAMBINO (per quanto tu lo possa non aver desiderato) MICA E' UN TUMORE, CAZZO[/B]


Ma ti rendi conto, nel nome della difesa di certi principi, che cosa arrivi a dire ogni tento?
E' proprio il caso?
No dyspho, non ci siamo.... Le due cose NON sono sullo stesso piano.
Ho capito il tuo discorso... ma, medicalmente parlando, l'aborto non è praticamente MAI un intervento che serve a salvare la vita della madre. E in quel caso l'obiezione di coscienza non vale, perché prevale il dovere di salvare la vita del paziente.

 

sì, ma grazie alle storture cui le religioni monoteistiche applicate alla cultura ed alla società hanno molto contribuito, un uomo non si fa problemi a parlare d'utero, d'ovaie e ciò che essi "producono" nei più disparati contesti. Una donna molto difficilmente ne parla al di fuori dell'ambito medico, e se è urologa.

e poi, la legge si sforza di regolare solo le cosucce dell'intimo femminile (e di quello ermafrodita, e di quello transessuale... ma vabbeh, altro paio di maniche)... stranamente, la legge non regola solo l'intimo maschile.


se una donna vuole chiudersi le tube volontariamente ed in un ospedale pubblico, deve chiedere il permesso del tribunale.


se un uomo vuole castrarsi volontariamente, va in farmacia a fare scorta di pastiglie antiandrogene, e il Servizio Sanitario Nazionale gliele passa pure gratis.


Sì, Dreki, parliamo di come una cultura impregnata di infingimenti religiosi scassina la vita sociale, e crea degli obbrobri legislativi senza fine...

fortunatamente di facce ne ho tre... dimentichi quella di bronzo.

l'idea dei due ministri della sanità in effetti non è male... salvo che la donna non sia la Roccella o la Casini, altrimenti meglio avere 4 uomini