Argento/Fulci/Mario Bava: la sacra triade

Acuta osservazione Dunque è meglio il precedente "Un gatto nel cervello"?

 

"Un gatto nel cervello" è un'operazione di riciclaggio. Un patchwork informe. Se Fulci avesse creduto di più al progetto (scrivendo una sceneggiatura in grado di superare le tre pagine), e avesse conferito così un senso alle varie sequenze, il film avrebbe guadagnato centinaia di punti. Invece è partito da un'idea carina che ha sviluppato malissimo. Secondo me ha poi capito che il tutto non stava in piedi e per togliersi dall'impaccio ha creato quel gran finale che - da solo - vale il prezzo del noleggio (mi riferisco al finale della versione tedesca, che altrove hanno brutalmente tagliato).
Poi perchè inserire scene di film non suoi? Sarebbe stato molto più divertente vedere un Lucio Fulci attore... alle prese con gli incubi scaturiti dalla visione dei suoi stessi film! O no?
Tu che ne pensi Mirco?

 

Capito: lascio perdere Demonia... la tua divertente recensione ha reso l'idea...

Cani Arrabbiati... veramente un filmone splendidamente feroce, sottoscrivo tutte le parole di Dwight!

L'ho rivisto pochi mesi fa anche su Sky.

 

Non pensi anche tu che il finale di "Cani arrabbiati" sia da antologia del cinema on the road?

 

Beh credo tu abbia ragione. Forse la cosa migliore del film, oltre al finale originale, sono il titolo (che mi suona molto stridente ed inquietante) e... i titoli di testa con il gatto meccanico che maciulla quel pattume di macinato sanguinolento Però in effetti il soggetto avrebbe meritato un'evoluzione in pratica ben più complessa . Al più presto comunque vorrei rivedermi "Lo squartatore di New York" e "Quella villa accanto al cimitero".

 

quoto su cani arrabbaiti...capolavoro assoluto con finale che ha fatto scuola...riguardo fulci imho dopo la squartatore di new york non ne ha azzeccato più uno di film...il mio preferito resta cmq. l'aldilà senza dubbio

 

"...e tu vivrai nel terrore. L'aldilà", bello veramente. Comunque più che altro direi che non ha più sfornato capolavori dopo "Lo squartatore di New York", perchè comunque qualcosa l'ha azzeccata pure dopo, tipo "Quando Alice ruppe lo specchio", oppure "Il miele del diavolo" (a parte il finale)

 

Per chi non l'avesse ancora visto, stanotte alle 03.55 su Italia 1 c'è "una lucertola con la pelle di donna" di Fulci.
Da registrare

 

'azz, una buona occasione di rivederlo dato che ho un ricordo vago del film.... se lady insonnia verrà, lo vedrò sicuramente...

Per il finale di Cani, beh che dire di più.... non si vive di truci eomozioni on the road per caso, e Quentin lo sa bene......

 

Cazz, domattina ho un esame (che comunque non passerò ), altrimenti sarei stato volentieri sveglio per rivedermelo... peccato che il mio vecchio registratore ha la funzione di registrazione programmata andata a farsi benedire...

 

Anche il mio registratore e' un po andato..vediamo se resisto almeno per l'inizio cosi lo attacco

 

Approfitterò del passaggio tivù anch'io.

Per il resto, qualche altra chicca:

1) L'incipit di "Nightmare" (Wes Craven, 1984) è ripreso pari pari da "Sei donne per l'assassino" di Mario Bava. In entrambi, infatti, è possibile vedere l'assassino delle rispettive pellicole che fabbrica un guanto uncinato.

2) "Kill Bill" di Quentin Tarantino è dedicato a Lucio Fulci (per chi non avesse avuto la pazienza di leggere tutti i titoli di coda: la dedica la trovate proprio in chiusura). Nel primo volume c'è anche una citazione da "Paura nella città dei morti viventi".

3) La scena di "Phenomena" in cui milioni di insetti attorniano l'edificio nel quale risiede la protagonista (Jennifer Connelly) fu ottenuta mediante un particolare procedimento di sovrimpressione delle immagini (gli insetti non sono altro che granelli di caffè finissimo).

 

Dwight, io sapevo che gli insetti erano veri. Ricordo di una intervista ad Argento in cui parlava di problemi alla dogana svizzera sorti appunto per il carico "particolare". Ricordo male o forse mi confondo con qualche altra cosa sua???

 

Effettivamente ricordo anch'io così.
Comunque se volete una curiosità su Argento c'è anche l'aneddoto sulla Mater sospiriorum, che era un signora presa da un'ospizio vicino alle zone di ripresa

 

Solitamente ho una memoria strabiliante sugli aneddoti.
Da qualche parte devo averla letta, 'sta cosa del caffè.
Appena recupero la fonte vi faccio sapere. Se ben ricordo l'ho letta o su "Spaghetti nightmare" (librone sul cinema di genere italiano straconsigliato, ma - temo - fuori catalogo da un po') oppure sulla monografia della Audino Editore.
Però così mi mettete il dubbio.
Il problema è che ho quintalate di materiale biografico (fascicoli, speciali, libri e quant'altro), e non è facile ricondurre il ricordo alla relativa fonte.
Argento potrebbe anche avermelo detto di persona.
Indagherò...