Anticristianesimo

ehm...perchè non te ne vai rover?
i tuoi post son un continuo susseguirsi di amenità illogiche...
qualcuno glielo vuole dire????

 

Si definisce persona un essere razionale dotato di coscienza di sé ed in possesso di una propria identità.
Dio è 3 persone in 1. Ciascuna persona della Trinità è un essere razionale dotato di coscienza di sè e in possesso di una propria identità.

A cosa non ho risposto? Ripeto di nuovo: io ritengo normale che vi sia del peccato nella Chiesa, come in ogni realtà vi è mescolanza di bene e male. Non capisco cosa vuoi dire con quegli attacchi.
Cose illogiche? Ho fatto un esempio semplicissimo e del quale credo che ognuno abbia avuto esperienza nella propria vita: riporre fiducia e amore in una persona.
Mah

 

Metallontra stai venendo meno al consiglio che hai in firma

 

l'hai detto. Dio non ha coscienza di sè...la coscienza è umana, e Dio non è un essere umano.

va bene...allora lo ritieni normale ciò che ha fatto la chiesa?
è semplice peccato, vero?rispondi a questo però:
tu segui la chiesa cattolica, in tutto e per tutto?
si vede che ti piace nasconderti dietro al tuo dio, e delle domande che ti vengono poste ne rispondi alla metà se non meno.
ripeto, vergognati, anche se non so se a questo punto devo ridere o piangere...

 

Lo è nel momento in cui tale parola scritta è piena di contraddizioni, risposte monche, inesattezze storiche, e folkloristica mitologia.

Sì, ma non è che l'ho deciso io che la metafisica non sia una scienza. Se lo fosse, dovremmo ritenere i filosofi degli scienziati, o dovremmo credere che al di là delle nuvole ci sia un mondo delle idee chiamato Iperuranio. Ci sono dei canoni ben precisi perchè la scienza possa definirsi tale.

I miei unicorni ringraziano, finalmente vedono riconosciuta l'importanza e la divinità che gli è sempre stata negata. Adorate tutti gli unicorni! Io li testimonio e ho fede in loro, dunque sono certamente veri.

 

Ai tuoi occhi. Per me è limpida, unitaria e coerente.

I filosofi sono scienziati. Esistono realtà che sfuggono alla conoscenza sensibile.

Purtroppo non è così semplice. La fede religiosa si ripone nella Parola di Dio. Tra la Parola di Dio e la parola di Rein (un semplice uomo) vi è un abisso, non è possibile che siano sullo stesso piano.

 

grazie di avermelo fatto notare, interverrò di nuovo quando rover se ne sarà andato
a risentirci gente^^

 

no perchè fino a prova contraria la porola di dio non è altro che quella di uomini..probabilmente anche meno istruiti di REIN..

sicuramente..e per questo che ci sfuggono..e quindi sono solo elucubrabili e non esperibili..la scienza ha bisogno di materia esperibile su cui agire.....i filosofi non sono scienziati, i filosofi sono persone che PENSANO

 

Il problema è che voi pretendete la prova quando invece per iniziare un rapporto sono inevitabili la scelta e la volontà di iniziare e continuare.

E' come se una ragazza viene da voi e vi dice di amarvi.
Chiedete la prova? E quale prova potrebbe mai darvi se non la sua parola, il suo sguardo, il fatto che afferma di amarvi? A questo punto siete voi che dovete scegliere se amarla e conoscerla o no e le scelte sono 2: o iniziate a frequentarla o la rifiutate.

Con Dio è uguale. Dio sempre ama per primo. Arriva e vi dice, ogni giorno chiamandovi per nome, Ti amo.
E voi volete la prova? Mah, la prova di che? Dovete scegliere: o è amore o non è amore.
Mica è difficile da capire eh

E cosa significa pensare? E gli scienziati invece non pensano?
Mah

 

Non è da escludersi; a maggior ragione, dunque, è impossibile osservare dati oggettivi su tali realtà, per cui non si possono avere certezze assolute.

I filosofi, ovviamente, non sono scienziati: c'è una ragione per cui esiste il metodo scientifico, ed è discernere cosa è scienza da cosa non lo è. La filosofia può essere una valida alleata della scienza (non a caso, certe teorie traggono origine dal metodo intuitivo), ma da sola essa non è scienza.

La mia parola, invece, ha valore tanto quanto quella di Dio, poichè tanto i miei unicorni quanto il tuo dio non sono supportati da dimostrazione oggettiva. A legittimare il tuo dio c'è la sua parola? A legittimare i miei unicorni c'è il loro nitrito. Il tuo dio ha le sacre scritture? I miei unicorni hanno le loro favole. Fino a prova contraria, entrambi hanno lo stesso valore teorico.

Inoltre, contraddici ciò che tu stesso hai detto pochi post fa:

Quindi, seguendo il tuo ragionamento, gli unicorni sono veri.

 

sai qual'e la cosa buffa?..è che t continui a non arrivare al concetto fondamentale che continuamo a ripeterti da centinia di pagine:

qui non si discute della PERCEZIONE di Dio..se tu senti tutto sto amore BRAVO..sentilo, chissenefrega..

è come se una ragazza da dietro un muro ti parla e ti conferma la sua presenza e ti dice tante belle cose..poi per terra trovi mille fogli, e ne raccogli uno e in quello (come negli altri) c'è scritto la descrizione della ragazza, e tu dato che era il foglio a te più vicino (la cultura) hai preso quello e credi che sia la sola descrizione possibile e giusta di quella ragazza e la idealizzi secondo quel foglio..

il cristianesimo è la stessa cosa..solo che ha cambiato la vita a mezzo mondo...

 

oppure potrebbe anche prendervi in giro.

 

@ Reinhart: che costanza che hai...

 

Gliel'avremo ripetuto decine di volte ormai, visto che si ostina a bollare discipline come scienze direi che è il caso di desistere...

 

Limitarsi a dire "ti voglio bene" non significa nulla. Uno può dirlo ed essere LUI in malafede (sai quanti amici/partner tradiscono nonostante le belle parole?).
Se uno ama e desidera che l'oggetto del suo amore ne sia consapevole, deve dimostrarlo in modo palese e, se contraccambiato, in modo continuativo secondo le abitudini e la sensibilità dell'oggetto del suo amore (se al paese tuo le donne si amano a colpi di bastone, ovviamente sai già in partenza che non solo non verrai ricambiato ma non capirò nemmeno che mi ami).

Molto semplicemente, se dio non si palesa secondo la mia capacità sensoriale e la mia intelligenza (che tra l'altro ha creato lui in quel modo, quindi che colpa ne ho io se non posso percepirlo nel mio piano di realtà?), non solo non posso essere consapevole del suo amore (che finora non ho proprio neanche vagamente percepito, anzi...) ma non posso nemmeno sapere della sua esistenza (siccome il mio cervello l'ha fatto lui, sa benissimo come funziona! sa benissimo che non mi basterebbero mai dei libri scritti da degli uomini e dei Rover come uniche prove della sua esistenza).
E quindi già partiamo col piede sbagliato (e lui lo sa, tra parentesi...).

Ci manca solo che uno che mi ama e non si palesa, si incazzi con me perché non mi ero accorta nè di lui nè del suo amore. E magari mi spedisca pure all'inferno perché nonostante sia stata una buona persona non mi ero accorta di tutte 'ste attenzioni.
Nella realtà partirebbe un vaffanculo amplificato che manco i Manowar, dio o mica dio.
Ci manca solo che io, nella mia inferiorità, debba anche qualcosa a un essere dai superpoteri infiniti...

Detto fuori dai denti, a che mi serve un dio così?
Per assicurarmi un buon posto in un'aldilà che non ho nemmeno la certezza che esista e che sia così come mi raccontano dei libri ammuffiti?

Io non so se dio esiste, ma se esiste di sicuro non c'entra un piffero col dio che viene dipinto dai cristiani (sarebbe di una noia e di una scontatezza allarmanti, al punto di far venire voglia di disconoscerlo nonostante l'evidenza).
Tra le tante religioni, quella cristiana credo che sia veramente tra le più sempliciotte e superficiali. Persino gli indiani d'America avevano una spiritualità più complessa dei cattolici de nojaltri.
Ho letto, in questi giorni, delle cose sulla spiritualità Navajo che frantumano qualsiasi verità di casa nostra per complessità, approccio verso il divino, ecc. ecc.