Italian Progressive Rock

immensi napoli centrale..il disco d'esordio è veramente grandioso,sinceramente però melanio non riesco proprio,nè loro nè perigeo,a inserirli nel filone progressive..il loro era inequivocabilmente jazz-rock di elementi caratteristici del prog non c'era traccia...al limite un gruppo sempre di matrice jazz rock che aveva elementi per inserirsi in un contesto prog erano gli area

 

Sono d'accordo su tutto. Credo che metterli nel contesto Progressive, venga fatto più per comodità che per reali contenuti musicali. Mi spiego: il termine Jazz Rock sembra quasi che non avesse molta presa in Italia, come invece in America dal Miles Davis In a Silent Way e Bitches Brew di fatto avvenne; quindi credo fosse un modo per semplificare la terminologia, e dato che il Progressive era il primo movimento di musica "strana" che stava attraversando l'Italia, anche gruppi che viaggiavano paralleli a quel movimento, venivano catalogati come facente parte di quel movimento stesso. Se vogliamo è un discorso simile al termine "Pop", il quale veniva usato per gruppi come PFM e Orme... invece sappiamo che quel termine aveva una valenza diversa all'estero. Forse in Italia ancora non si era pronti ad assimilare un termine come Progressive, e quindi ecco che arriva il termine Pop per marcare l'impatto popolare appunto che stavano avendo quei gruppi e di seguito gli altri, nella cultura musicale italiana. Credo sia questo il discorso, provando a dare un'interpretazione diversa.

Campagnaaaa com'è bella 'a campagnaaaaaa! Yeah!

 

ottimo album,mi piacciono molto le parti di sax di Senese (un must del genere) e poi la tremenda ritmica di Del Prete alla batteria!

 

io mi sono accattato la colonna sonora import di milano calibro 9..figata

 

gli abstracta...il disco è del '98...hanno anche qualche influenza metal, però direi che sono un tantinello troppo raffinati per essere definiti progressive metal!...TRIP è un album bellissimo.

 

io conosco gli officina meccanica....gli altri sn stati tt nominati

 

Trys? Cos'è? Io conosco YS....sarà una versione rimasterizzata con altre bonus track?


Comunque...mi ri-avvicinato al progressive italiano anni '70...
sto ascoltando alcuni capolavori
1)Banco del Mutuo Soccorso - omonimo. Mi sono innamorato di RIP - Requiescant in pace...un'ottima canzone contro la guerra

2)Quella vecchia locanda - omonimo

3)Museo Rosenbach - Zarathustra. Ma la rece qui su tm l'ha fatta VentoGrigio? Davvero bella, complimenti.

 

Import??? Ma non si trova più la ristampa BTF del 2004???

Comunque credo che Milano Calibro 9, per quanto riguarda le incursione del Maestro Bacalov nel Progressive, abbia avuto l'onere di dover reggere il confronto inevitabile e l'eredità lasciata dal primo Concerto Grosso dei New Trolls, ma sicuramente è un album da riscoprire. Nella mia classifica personale delle collaborazioni di Bacalov con gruppi Progressive, si trova a pari merito con il primo Concerto Grosso dei New Trolls, - anche se il Concerto Grosso lo trovo più incisivo - molto prima di Contaminazioni del Rovescio della Madeglia e molto prima del secondo Concerto Grosso dei New Trolls. Peccato per quel casino di Synth nel finale di Preludio, l'unica cosa stonata di un grande disco!

Elio D'Anna is God!

 

i new trolls me li sono visti al paese due anni fa...un concerto da togliere il fiato...naturalmente i mie compaesani hanno apprezzato molto di più mino reitano...ma una performance davvero eccezionale, precisi, puliti, fruibilissimi...

 

qualcuno sa niente sui pooh quando erano i clockwork orange? mi hanno detto che registraqrono un disco niente male, tutt'altro rispetto ai dischi di ora.

 

Come clockwork orange , i Pooh hanno fatto solo in singolo sotto questo nome o una manciata di brani editi solo all'estero.
si tratta cmq del periodo beat della band intorno al '66.

 

il tema è veramente da brividi..abbinato con l'incipit del film poi è qualcosa di clamoroso

 

niente male

 

Vero! Quando ho letto credevo si intendesse i Capsicum Red. Appunti per un'idea Fissa per me è un buon album. Alcuni ritengono le rivisitazioni classiche - come i Campo di Marte con Bach o i Buon vecchio Charlie con Grieg appunto - degli esperimenti pacchiani e al limite del trash; invece a me non dispiacciono mai, anche se poi ci sono le cose che riescono meglio o no, ovviamente...

Tornando ai Pooh, ridendo e scherzando ho sempre avuto rispetto per loro. Dodi Battaglia è un grandissimo chitarrista, e poi Parsifal, soprattutto la suite finale divisa in due parti, è un gioiellino Soft Progressive di pregevole fattura!