Uomo perfetto?

Non so sai, capisco il concetto e di base concordo, ma ho visto cose strane in vita mia, per cui SPESSO la faccenda "cultura" andava a dar via el cü, a favore di impulsi di ben altra natura... (devo specificare o mi fermo qui?).

Come per altro sembra demagogico e trito e ritrito, ma spessissimo le perle di saggezza popolare non sbagliano; quando si dice che l'amore fa vedere le cose in ben altra prospettiva.
Spessissimo questo fa saltare qualsiasi ragionamento logico fatto fino a 3 secondi prima, percui te ne sbatti altamente di parlare di stelle di neorealismo cinematografico, di tesi quantistiche ecc... Perchè ti interessa solo stare fisicamente vicino a quella persona indipendentemente se parla a grugniti o parla come un letterato 800esco.
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Hai ragione Sandman...

capita a quotidianamente che nascano coppie culturalmente "male assortite" (diciamo così)...

Tuttavia è anche vero che all'inizio dei una raporto di coppia il discorso sarà diverso da come sarà in seguito...(e parlo solo di qualche mese dopo... un annetto va!)...

Perchè quando la "passione iniziale" lascia il passo all'amore più "razionale" allora è li che le differenze "Culturali" (che brutto discorso... formalmente è difficile da esprimere senza sembrare "classista" o cose del genere) si fanno più evidenti, ed è li che possono diventare ostacoli insormontabili.

poi ripeto: tutto è estremamente soggettivo...

 

Non è un brutto discorso.
E' un discorso realistico.
E oltre alle differenze "culturali" che nomini tu, dopo qualche mese si evidenziano le differenze di abitudini, le differenze economiche, le differenze nelle priorità che si danno alle "cose della vita"...
La passione iniziale può accecare... ma vivere insieme per una vita è un altro discorso.
Ma la cosa più sacrosanta che hai detto è che "tutto è soggettivo" e quindi non ci sono regole in questo campo. O meglio ci sono ma possono essere ignorate o capovolte da ogni singolo individuo o coppia, visto che qui (anche se ormai un po' ot) si sta parlando di vita di coppia.
L'unica regola è sentirsi bene essendo sinceri, con se stessi e con l'altra metà della coppia!
Se invece le "differenze" si ingigantiscono col tempo fino a creare delle pressioni esagerate, da una parte, dall'altra o da entrambe, prima o poi qualcuno scoppia! Ed è meglio così perchè non sarebbe vita, ma solo un inferno.

 

Io ho "provato" sulla mia pelle una cosa stranissima, una coppia che conosco è assortita MALISSIMO:

lui è normale, del tipo che se non e ubriaco puoi parlare di quasi tutto (escludiamo teatro, fisica, chimica e letteratura).
Con lei puoi parlare: di unghie, estetise, messe in piega, cellulari e sesso FINE. Del resto o non sa o ti dice delle cose che non stanno ne i cielo ne in terra (del tipo:" se ti lavi troppo finisce che assottigli la pelle e poi senti sempre freddo"). Stanno insieme da 13/15 anni.
Il fatto è che lui ha dei "bisogni primari" molto molto ridotti all'osso, quindi non si pone il problema di cercare un'altra persona culturalmente più "elevata".

Cosa che si può bellamente ribaltare per un'altra coppia che conosco, dove è lui ad essere il "limitato" cerebralmente e stanno insieme da 8 o 9 anni.

Penso che li (come per altro in 1000 altre situazioni) il discorso sia più terra terra ovvero: cosa ho bisogno? alla prima risposta che mi soddisfa mi fermo e buona notte ai suonatori.

Concordo in fine con Hornsintheair, sul discorso generico che se funziona, funziona a prescindere

 

Il tuo discorso esemplifica e appalesa il fatto che esistono coppie "a differenti livelli".
Ovvero... è vero che per alcuni "basta davvero poco per stare insieme", ma ritengo quelle unioni, quand'anche durevoli nel tempo, "povere" nella sostanza e ad un basso livello generale di consapevolezza.
I compromessi sono indispensabili in tutti i tipo di rapporti, ma a tutto c'è un limite! L'accontentarsi, consapevole o inconsapevole, è sempre sinonimo di povertà interiore.
E avere pochi temi su cui confrontarsi, se da una parte facilità le unioni, dall'altra è sempre e cmq indice di un rapporto poveropovero...
Coppie di questo genere, per quello che vedo io, sono sempre più o meno stanche e tristi già in partenza. Ma nonostante ciò spesso vanno avanti, per diversi motivi che ora sarebbe inutile citare.
Il primo di questi motivi resta cmq il fattore "mi accontento". Triste e squallido (cit.).
Un sintomo importante di un rapporto che funzioni veramente è, secondo me, il fatto di confrontarsi anche "vivacemente" su tantissimi argomenti e tematiche e facendo questo scoprire di amare le divergenze che possono giustamente emergere. Quando si amano i difetti dell'altra persona quasi come i suoi pregi si è senz'altro sulla buona strada. E si ha un rapporto che sicuramente può dare maggiori soddisfazioni e maggiori occasioni di crescita rispetto ad un rapporto stanco e rassegnato o anche rispetto a due troppo simili tra loro.

 

Eh no, non è un discorso brutto, è vero.
Se non si ha nulla in comune su un piano culturale, passata l'euforia dei primi mesi ci si trova a fare i conti con incomprensioni anche di grossa portata, a volte.
E' vero che non si può fare un esame universitario ad ogni persona che si incontra, ma a volte, quando vedo/sento coppie che si sfasciano per insormontabili differenze culturali mi domando: ma quando si sono messi insieme, sapevano cosa volevano da un rapporto con un'altra persona o si sono fidanzati 'per non restare soli'?

 

Molto spesso ahimè è questo il problema..c'è molta gente in giro che ha paura di rimanere sola ed allora si accontenta del primo venuto...e spesso è questo che causa il "malassortimento" della coppia..
invece a volte due si mettono insieme solo per un'attrazione fisica e poi le sorprese vengono dopo..(e parlo x esperienza personale..il più grande errore della mia vita)..

 

...come se il rimanere da soli fosse un'implicita ammissione di fallimento/impotenza/bruttezza/incapacità...
C'è un proverbio che dice 'meglio soli che male accompagnati'...E poi, spesso in alcuni rapporti non c'è nemmeno voglia di crescere insieme, di far condividere al partner le proprie passioni o di interessarsi a ciò che l'altro/a apprezza...e ci si chiude in una vera e propria gabbia di incomunicabilità ( e non si 'cresce' nemmeno un po')

 

L'uomo perfetto? AHah... visto che non esiste fate molto prima a scoparvi tutti quelli che trovate, non accasarvi, non sposarvi e sopratutto a non avere figli... suvvia, siate logiche (forbe già lo siete, anche troppo ), questo mondo é una merda e non vale peder tempo in futili cazzate. Pensate alla carriera e a divertirvi

 

NON CONDIVIDO NEMMENO UNA PAROLA..SE GIà QST VITA è UNA MERDA PERCHè RINUNCIARE ALL'UNICA FONTE DI FELICITà...???
E POI LA FRASE "scoparvi tutti quelli che trovate"..DI UNO SQUALLORE INFINITO..

 

Ti quoto al 101% . L'unico problema dell'essere soli é che hai molto (a volte troppo) tempo da dover riempire (anche se non sempre).

Ma per il resto ti quotissimo.

 

Fonte di felicità... quale?
"squallore infinito"... che falsa!! Io ho smesso di essere romantico la seconda volta che ho fatto sesso... e sono un maschio

ps: non é vero, sono ancora un romanticone, ma i letti li spacco ugualmente ancora .

 

...ma la malcapitata frattanto riesce a mettersi in salvo?

 

IO L'UOMO PERFETTO "X ME" L'HO TROVATO E SONO FELICE..ED è L'UNICA FONTE DI FELICITà DELLA VITA..
IL SESSO FINE A STESSO SECONDO ME è SQUALLIDISSIMO..E NN TI LASCIA NULLA..SE NON UN SENSO DI VUOTO INFINITO..
ED I LETTI (COME DICI TU) LI PUOI SPACCARE ANCHE CON LA TUA ZITA!!

 

Ahah, sisi, anche se l'incriccatura rimane per i successivi 15 minuti dalla fine