TM Economia e Finanza

Sono d'accordo con Vittorio, tralasciamo i curriculum vitae dei presenti.
Volevo sapere cosa ne pensate del premio Nobel per l'economia Amartya Sen e delle sue critiche nei confronti degli indicatori economici che misurano solo il reddito e non la qualità media della vita.

 

ragazzi non siamo in nel cortile dell'università dove si parla i sami sostenuti,qui si parla di economia!
ho lanciato vari imput,no mi avete seguit,bene,
raazzi come vedete il prezzo del petrolio,pochi giorni fà gli arabi,tramite un comunicato hano detto che si sentono solo preoccupati,non prvedendo il futuro!
siao messi male!

 

Sarà scontato dirlo, ma ha perfettamente ragione... Ormai gli indicatori basati sul reddito sono obsoleti... Persino nei processi di segmentazione e di ricerche di mercato stanno decadendo, lasciando maggior spazio a variabili socio-demografiche... Inoltre utilizzare solo il reddito è praticamente inutile se non si hanno a disposizione dati come livello di alfabetizzazione, tasso di mortalità infantile e altro... Dovessimo basarci sul reddito anche il Bahrein sembrerebbe un bel posto dove vivere, mentre in realtà non è altro che un dual market dato che la maggior parte della popolazione vive sotto il livello di reddito medio e solo una minuscola parte vive al di sopra di esso...
Ma la persona che hai indicato è per caso l'ideatore del "microcredito"?

 

confermo acnhe io!secondò me un ottimo inice è hdi,humnan devolapent index!!l'indice di svilluppo umano!!

 

Proprio lui. A quanto ne so ha creato delle banche in paesi in via di sviluppo dove prima regnavano gli strozzini e ha iniziato a responsabilizzare la popolazione sull'uso delle risorse prestate dalle banche stesse. Nonostante i clienti sarebbero considerati subprime in qualsiasi parte del mondo applicando tassi bassi e istruendo la popolazione sull'utilizzo del credito è riuscito ad avere percentuali di restituzione dei crediti superiori alla media delle banche del mondo civilizzato.

 

Senza divagare sul piano etico gli arabi potrebbero temere solo il passaggio al nucleare di numerosi Stati occidentali, visto che se il petrolio non fosse utilizzato anche per usi non inerenti i mezzi di trasporto la domanda sarebbe decisamente minore.
In caso contrario possono stare tranquilli, le autorità mondiali non hanno mai fatto granché per impedire accordi di cartello per il controllo dei prezzi da parte dei maggiori produttori di petrolio.
P.S. Con questo post ho realizzato un mio sogno. :grin:

 

eppure oggi i telefionarli cia hnno tartassato!sui carltelli è una prtatica illecita!ledono troppo il consumatore!
se si usasse il petroli solo per locomozione ci sareeb un notevole risparmio,maultimamente cina ed india stanno gustando l'economia modiale,non è una critica verso quest nazioni maè la verità!

 

Esattamente... Il guaio è che mentre Cina e India sono ancora all'inizio gli Stati già sviluppati non hanno preso in considerazione possibile alternative al petrolio e quindi i consumi sono aumentati in maniera esponenziale, senza però un pari aumento della produzione... A questo va aggiunto il fatto che, almeno per ora, nessuna delle energie alternative è risultata economica, visto che prevale una visuale a breve termine (un investimento in petrolio, o comunque combustibili fossili è facile da coprire), mentre lo sfruttamento dell'energia solare o eolica, comportano un grande investimento iniziale ma che garantirà una redditività solo nell'arco di 15-20 anni

 

Senza contare la speculazione sui mercati finanziari...
Quando ero piccolo il dollaro era forte verso la lira, ed il petrolio era caro per il dollaro forte. Oggi che il dollaro è debole e l'euro è forte invece che migliorare è peggiorata la situazione! Siccome il barile si vende in dollari, per non perderci vista la situazione debole del dollaro il prezzo è più che raddoppiato. Ed inoltre come già citato la speculazione. In definitiva l'automobile stà diventando un bene di lusso (non so quanto ancora potrò permettermi un auto), le bollette energetiche sono sempre più pesanti, insostenibili. Prima o poi arriveremo in fondo anche a questa cosa...

 

bè il bio carburante pveniente dl mais è un ottia laterniva al petrlolio,però significa,tolier grano e mettere granturco!
ninet da fe la coperta è corta,se togliamo il grao come ci sfamiamo'ormi le scorte ni silos non bastanno per noi tutti!
ripeto siamo nei guai seri,futuro se sarà nero è pure poco!

 

Sì, l'economia politica mi piace perché è semplicistica e non tiene conto della malvagità umana. In pratica distribuendo mazzette a destra e a manca e tagliando fuori dal mercato i potenziali entranti con azioni di stampo mafioso è possibile inchiappettare il consumatore finale fino allo sfinimento del suo sfintere (passami la brutalità ma così va il mondo oggigiorno). Bisognerebbe che i costi di un'impresa fossero controllati in modo molto più rigido, per stabilire un limite accettabile ai margini di profitto. Ma finché una parte dei suddetti possono finire nelle tasche dei politici preferisco credere agli UFO.

Vero. D'altronde noi abbiamo usato questi metodi per 50 anni filati. Una critica dall'occidente ha una credibilità pari a 0 a causa della totale mancanza di buona fede.

 

concordo sul discorso cartelli,basta che vai su wikipedia e sceli peresempio un azieda,poi prendi un simile del stesso settore e vedria che un nome e conome è uguale!
non predere lianca e fiat,
un esempio nike ed adidas!!!(lsu wiki i nomi sono iversima vedraiche tra di loro i cartello c'è)
un atro evidente sono i prezzi dei ltori mp3!
creative e apple sono simili!

poi il discorso petrolio,è un rpblema che si apeva già,oggi sta rimbombando,ma nei tempi + sosetti già si era professato tutto!

 

Questa perla mi era sfuggita. :grin:
Facciamo un rapido calcolo del numero di persone presenti al mondo (facciamo 6,5 miliardi) e dividiamoli per il numero di kilometri quadrati abitabili (circa 56 milioni di kmq). Effettuati i debiti calcoli la densità abitativa teorica dovrebbe essere di 116 abitanti per kilometro quadrato, un valore non eccessivamente elevato.
Il concetto di "piccolo villaggio autosufficiente", però, presuppone il bisogno di zona più vasta riservata alla produzione di energia, di materiale edile e di tutte quelle cose che per comodità sono attualmente abbastanza centralizzate; oltre a generare inutili costi fissi, questo genera un'elevata inefficienza in termini di spazio. Per lo stesso motivo dovremmo deruralizzare alcune zone che attualmente producono grano e legna per gran parte del pianeta e deurbanizzare le restanti, visto che l'indipendenza alimentare te la sogni in qualsiasi altro modo.
Non è che per caso lavori in un'impresa di traslochi? Capirei perfettamente le tue motivazioni in questo caso. :grin:

 

Per quanto riguarda il petrolio ormai l'unica alternativa è sganciarsi dalla dipendenza dall'OPEC, ad esempio con l'etanolo come detto da trippuddu che in Brasile è già usatissimo, che però secondo me non rappresenta una vera e propria soluzione definitiva, in quanto non incentiva investimenti su nuove fonti energetiche...

E intanto Khalil parla di "mercato equilibrato"... Ma dove???

Non vorrei scendere nell'ambito politico ma... Cosa ne pensate della Robin Hood tax??

 

Detta così sembra un ossimoro, provo a risponderti tenendomi sul vago per quanto riguarda la politica.
Aldilà del fatto che per ora non ci sono approvazioni formali l'idea di passare dal LIFO al FIFO nella gestione delle scorte da parte dei petrolieri non è male ed è stata applicata con successo anche all'estero, così come sarebbe positivo contenere l'IVA. Ma non ho tutta questa fiducia sul fatto che il guadagno finale vada ai consumatori. Attualmente lo Stato ha un debito pubblico mostruoso rispetto al resto d'Europa e necessita di più soldi possibile.
Sarebbe illusorio pensare che siano i privati cittadini a cuccarsi i benefici dell'aumento delle entrate (ne guadagneranno in servizi pubblici ma sappiamo che nel Bel Paese lo scetticismo regna sovrano in materia, talvolta a ragione ). L'IVA drag, così come il nome della tassa, è una mossa alquanto demagogica per dorare la pillola al povero cristo di turno che ogni giorno usa la macchina per andare a lavorare. Di certo non c'è ancora nulla, ma è presumibile che gli eventuali sconti degni di nota andranno a favore del settore industriale (principalmente pesca e trasporti), non dei cittadini. Oltratutto ho i miei dubbi che i petrolieri, per "vendicarsi" della maggiore tassazione subita, non alzeranno di comune accordo il prezzo della benzina. In sostanza la vedo molto grigia per il Paese, Robin Hood o principe Giovanni che sia.