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Lezioni D'Armonia

Discussione in 'Musicisti' iniziata da John Petrucci, 6 Dicembre 2007.

  1. Darkstar

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    21 Aprile 2008

    Eheh son troppo giovane per conoscere i pezzi degli Yes, però prometto che mi informo meglio!:D

    Cmq giusto per fare un esempio, in un nostro pezzo c'è un passaggio con una progressione semplicissima: |: E5 - C5 - A5 - B5 :|
    Benone, le variazioni modali vengon create dai movimenti del piano e della voce.

    Talvolta la voce intona un C# sotto il A, rendolo quindi maggiore .. e nel nostro caso dorico mentre talvolta il piano arpeggia prendendo il D# .. modulando quindi in minore melodica.

    Semplice, funzionale ed estremamente .. vario eheh!:happy:
     
  2. LordRust

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    21 Aprile 2008

    Credo (credo) di aver inteso, grossomodo (*molto* grossomodo :D)... Solo che la mia domanda oltre ad essere infarcita di affermazioni dubbiose era anche abbastanza pregna di irregolarità nell'utilizzo dei termini tecnici :D
    Comunque, sostanzialmente se sono in presenza di una progressione di accordi posso cominciare a ragionare in termini di triadi, quadriadi, regioni & c, ad es. se sono su I-IV-V posso andare di scala maggiore/modo ionico, se ci metto in mezzo un grado che contiene una terza minore posso passare sul minore eccetera (e su questa parte sono completamente al buio, ma con calma me la studierò :D), mentre se non ho nessuna progressione armonica smetto proprio di parlare di armonia e posso fare quasi quel che mi pare (ad es. posso fare in modo, avendo un basso e una chitarra, di costruire due melodie "parallele" giocando sulle tensioni che si creano tra le note suonate dal basso e quelle suonate dalla chitarra), appoggiandomi "per comodità" ad una scala. Ok, quante sparate ho detto? :D
     
  3. Il Luppoooo

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    21 Aprile 2008

    Ah, ho mal di pancia :freak:
     
  4. Il Luppoooo

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    21 Aprile 2008

    Qui però esci dalla tonalità, diciamo che fai una modulazione, anche se a ben vedere quello di cui parli è spesso detto "interscambio modale", che consiste in soldoni a "prendere in prestito" accordi della tonalità minore mentre suoni sulla maggiore, o viceversa...

    E questo è il terreno della melodia, la parte della teoria musicale che si occupa delle successioni di note non suonate insieme...
     
  5. LordRust

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    21 Aprile 2008

    Se non erro questo concetto l'ho sentito chiamare "regione", l'ho inteso come una cosa simile a una modulazione ma che a differenza di questa agisce solo per una breve durata e non per tutto il seguito del pezzo.
    Ottimo, allora sarà a questa che mi dovrò rivolgere... Effettivamente l'armonia non è quello che stavo "cercando", è solo che il materiale reperibile su Internet (mia unica fonte di apprendimento per ora) in merito all'armonia è così vasto rispetto a quello circa la melodia che mi ero confuso. :P
     
  6. Il Luppoooo

    Il Luppoooo
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    21 Aprile 2008

    Infatti io di melodia non so un cazzo :sadic:... cmq normalmente non si studia neanche nelle scuole di musica, forse è stata "formalizzata" soltanto in campo classico :roll:...
     
  7. Douglas

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    21 Aprile 2008

    E' una scienza...
     
  8. John Petrucci

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    21 Aprile 2008

    quoto
     
  9. Douglas

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    22 Aprile 2008

    Beh in realta' qui hai detto una cosa molto intelligente, scoprendoti da solo il principio del contrappunto.

    Fermo restando che la musica leggera, incluso il metal, e' sempre basata su progressioni armoniche di un tipo o di un altro (anche i riff di power chords sono progressioni armoniche), l'idea di sommare due linee melodiche indipendenti e' proprio la base del contrappunto, cioe' quella tecnica che privilegia i rapporti orizzontali rispetto a quelli verticali dell'armonia. Ti ricordo che l'armonia e' un"invenzione" recente, e che fino al XIX secolo si e sempre pensato in termini di contrappunto e di polifonia, non in termini di accordi.
     
  10. LordRust

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    22 Aprile 2008

    Mi sono un po' riscattato :D
    Ottimo... Allora penso che non sarebbe una cattivissima idea studiarli entrambi (poco per volta magari :D). Grazie per tutti i chiarimenti! :)
     
  11. Douglas

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    22 Aprile 2008

    In effetti il contrappunto e' la vera fusione tra armonia e melodia. Cioe' si scrivono piu' linee melodiche indipendenti e contemporanee, con pero' delle regole ben precise sulla successione degli intervalli permessi, che formano ovviamente degli accordi. Storicamente quindi, l'armonia fu una CONSEGUENZA del contrappunto. Invece oggi, almeno in composizione classica, si comincia a studiare l'armonia verticale, di assimilazione piu' facile, e solo dopo ci si preoccupa delle avanzatissime tecinche contrappuntistiche (canoni, fughe, ecc).

    Nel rock, il contrappunto ha un ruolo secondario, pero' alcuni gruppi lo hanno usato molto bene, anche se forse piu' intuitivamente che per conoscenza approfondita. Mi viene di nuovo in mente l'esempio degli Yes, dove sovente le parti strumentali e anche quelle vocali suonano melodie totalmente indipendenti sulle basi armoniche sottostanti. Le strutture che ne derivano sono complicatissime.

    A un livello piu' terra terra, anche molte canzoni dei Kiss, soprattutto degli anni '70, fanno uno di un contrappunto primitivo a tre voci, con basso e chitarra che suonano riff modali sotto la voce che canta una melodia totalmente diversa. Mi viene in mente God of Thunder per esempio.
     
  12. Il Luppoooo

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    22 Aprile 2008

    Veramente no...
    Nella scienza si studiano dei fenomeni, si fanno supposizioni, si costruiscono teorie sulla base della realtà osservata, che poi si accettano o si scartano se le previsioni che fanno sono in accordo o meno con l'esperienza...

    E la condizione essenziale per poter attuare questo processo è il poter distinguere tra vero e falso.

    In musica non c'è nulla di tutto ciò, non c'è un vero o un falso, al limite c'è un bello e un brutto. Se io scrivo 2+2=3 ho scritto una cosa falsa, sbagliata, ma se ho un pezzo in Em e ci faccio un assolo con la scala maggiore, non ho fatto una cosa né giusta né sbagliata, al limite è una cosa che suonerà male a tutti coloro che hanno il nostro stesso bagaglio culturale e musicale...

    Quindi l'armonia non è una scienza...
     
  13. Douglas

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    22 Aprile 2008

    Bravo.
     
  14. Il Luppoooo

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    22 Aprile 2008

    Grazie :)
     
  15. Douglas

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    22 Aprile 2008

    E per giocare il tuo gioco, che non fa altro che accendere inutili polemiche, ti ricordo che la TEORIA dell'armonia classica, elaborata, come dici tu, sull'osservazione di fenomeni acustici e dei loro effetti sull'orecchio, e nata appunto da supposizioni dalle quali e' stata elaborata una TEORIA basata appunto sulla realta' osservata, gia' nel Medio Evo, ma piu' in particolare da Rameau e dall'osservazione del fenomeno degli armonici e dalla creazione in natura della triade perfetta senza nessuno bisogno di intervento umano. L'armonia e', da ormai 500 anni almeno (o da mille e ducento se contiamo il contrappunto) una teoria scientifica. Lo era anocra di piu' nei tempi antichi, quando la musica faceva parte del QUADRIVIUM con matematica, astronomia e geometria, e gia' i Greci e i Pitagorici in particolare basavano tutta la musica sui calcoli armonici dell'equilibrio delle sfere celesti, terrestri e umane. non per niente si chiama TEORIA della musica e non "de gustibus" della musica. L'ESTETICA musicale per contro guarda al discorso soggettivo della percezione del bello e del brutto.

    Dovresti informarti prima di tirar su polveroni inutili solo per il gusto di farlo.
     

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