In amore... meglio lottare o accettare?

Quando una persona ti interessa lo capisci subito,senti immediatamente che la vicinanza di quella persona ti fa stare bene...Non ho mai avuto esperienze di no come passaggio obbligato,ci sono fasi di studio,di conoscenza,di scambio di idee...ma se una persona mi da un no a priori perche' mi ha giudicato in un modo...beh,io mi dico...Non ho bisogno di una persona cosi'.

 

Tra le due cose sicuramente la prima, ma non con le motivazioni che hai dato tu.

Questo è un discorso completamente diverso. Se c'è una forte motivazione sotto (quindi non la storiella da 15 minuti nei bagni della discoteca :grin, allora mi sembra ovvio che non ci si possa fermare al primo tentativo. Certo neanche perderci una vita dietro...

 

Vorrei avere l'ottimismo di molti di voi. Purtroppo, l'esperienza mi insegna che ad un certo punto qualcosa si rompe. E da lì in poi nemmeno il padreterno può farci qualcosa.
Non parlo della litigata, o addirittura del tradimento... si può essere traditi e ancora voler perdonare, se senti ancora dentro quel qualcosa di speciale. Queste cose si risolvono. E' quando l'emozione se ne va che è la fine. Quando la persona che hai accanto ti provoca le stesse sensazioni che ti darebbe un'imitazione di vaso cinese. Quando capita questo, puoi lottare per tutta la vita, ma è finita e non si torna indietro.
Credo che tanto persone vivrebbero meglio se si rendessero conto che se la situazione è questa (e lo si capisce...) la cosa migliore è dare un taglio netto, fare un viaggio, cercare altre persone, comperarsi una moto, farsi un tatuaggio, arruolarsi nella legione straniera, cambiare sesso, tutto ma proprio tutto fuorché insistere. Anche perché comunque in amore vice chi fugge... e se c'è una possibilità (e in genere non c'è) è proprio che l'altra persona capisca che ti ha perso. Diversamente, insistere significa solo buttare la propria dignità invano.

 

Sante parole.... Armand.....

 

Quotone su armand...Anche se...spesso ci vuole tanto coraggio a prendere una decisione come quella...ci sono molti fattori che magari ti tengono legato all'imitazione del vaso cinese e ti terrorizza l'idea di poter essere senza quella presenza.

 

Tantissimo coraggio, non tanto. E mica devi farlo tutto in una volta... a me è successo di dover assolutamente chiamare la persona in questione, solo per sentire la sua voce, e così "riposarmi" dalla mia decisione. E poi un'altro passetto... non sono cose belle, non sono cose facili

 

Esatto. Non si accetta la decisione con maturità perchè "siamo innamorati dell'altro/a allora vogliamo solamente il suo bene", ma si accetta perchè vogliamo (o dobbiamo volere) il nostro bene...

 

Ma questo e' l'eterno dilemma dell'amore...Quando si sta con qualcuno lo si fa per il bene di chi?

 

Se è una storia lunga cerco di fare quel che mi è possibile per rimetterla in piedi..poi se vedo che "non ce n'è" mi metto il cuore in pace. Almeno, così a freddo e con l'ipotesi di maturità raggiunta ad oggi.. quand'ero più piccolo ci rimanevo di merda e poi chiudevo il contatto dopo un mesetto a provarci.

Riguardo invece il passo che ho quotato: se ci provo e va male via con un'altra. Mi successe prima di mettermi con la mia ragazza attuale. Incontrai una, mi fece capire che non ce n'era. Allora ciao.
Ho iniziato a uscire con altre due che avevo conosciuto contemporaneamente e poi ho scelto la mia attuale ragazza (da quattro anni e mezzo).

Un due di picche, se non c'è coinvolgimento emotivo, lo vedo come un pacco che mi tira un amico..non sto lì a cercare di convincerlo..lo lascio perdere e sento un altro che non ha impegni.. non vedo perchè fossilizzarmi su una che non si sente attratta da me o che magari ha altre cose per la testa..

 

Sono stato appena lasciato e pensavo di aprirlo io questo topic
Penso che se uno ha la coscienza pulita DEVE accettare la decisione!
Nonostante la storia durava da più di 4 anni e sembrava che tutto andasse benissimo mi ha detto che voleva una pausa di riflessione (che tutti sappiamo cosa significa).Le ho detto subito che finiva lì,senza mezzi termini.
I primi 2 giorni sono stato male,ma già dal terzo mi sono ripreso alla grande e ormai è una settimana che sto benissimo.
Perchè dovrei stare male per una persona che non mi merita?
Le ho dato tutto me stesso,non potevo fare di meglio....è stato bello finchè è durato,adesso penso un pò di più a me stesso!

La delusione è ancora forte,mi dispiace per essermi illuso di aver trovato la donna giusta,ma non vorrei MAI tornare con una persona che si stufa da un giorno all'altro (e senza un buon motivo).

 

Non mi sembra un grosso dilemma onestamente. Quando si sta insieme il bene è di entrambi, quando ci si lascia si deve pensare assolutamente al proprio... e se si lascia è ovvio che ci si sta già pensando, se si viene lasciati ci si deve pensare in fretta, senza portarsi dietro troppi strascichi. Come è già stato detto, si sta male, non è semplice nè immediato, ma è l'unica cosa da fare: allontanarsi e pensare a se stessi.

 

Se dici questo dopo 4 giorni, scusa, ma secondo me eri stufo da un bel pezzo

 

Anche per me...Se tu pensavi davvero di aver trovato la donna della tua vita ora saresti sbattuto sul letto agonizzante...Lo stare senza di lei forse ti ha fatto capire quanto ti mancava lo stare da solo.

 

Non voto; quando mi accadde ero innamorato e dopo un mese allucinante per me e lei nella stessa casa tornò. Persi una estate ed un mese cruciale lontano da casa con mia nonna che crepava per trascorrere un periodo del cazzo al mare da lei in cui9 lessi 5 libri e stetti notti intere solo in camera mia e o a combattere con le assurdità di quella famiglia. Poi al ritorno l'ho lasciata io ma solo perchè mi disse "non sento proprio più di amarti" e allora dov'è la differenza.
Lì per lì accettai la cosa con orgoglio e rigida coerenza anche dopo che se ne fu andata e la rividi in facoltà uscii "vittorioso" dall'incontro; nel senso che mi venne incontro dopo che la ignorai parlottando colò suo amico dicendomi " a me non saluti?" ed io "ti ho già salutato una volta". Mettendomi di lato e allontanandomi. Si girò e si allontanò di corsa piangendo.
Lì per lì andò ma poi dato che non sono un vero pezzo di ghiaccio cominciai a scendere la china e la mia fase di accettazione durò mesi e mesi e mi stravolse tutto inntermini di vita e di ciò che ho fatto. Il mio esser qui del resto è una conseguenza, una delle tante di quel periodo ora così lontano.

Hai la razionazlità di accettare. Ed è facile così come è facile ragionare astrattamente su tutto, credetemi.
Altro è arrivare là dove è la Ratio col cuore e l'emotività; ecco cosa ci frega, invidia e vanto degli Dèi quando ci guardano dall'alto della loro eterna immanenza, inesistenza.

Poi è la rabbia e l'apprendimento cosciente di tutto ciò che nel mentre ti accade e capisci, capisci ed accetti con un bagliore di maturità non solo il fatto ma anche molto altro; quanto ad esempio poco vale una persona, quanto assurda è stata la sua condotta e quanto davvero eri perso per non accorgertene. Inevitabile.
PEr questo dico, grido a chi è stato mollato a bruciapelo e dopo poco tempo non sentirti idiota, non vergognarti; non tu, non tu devi celarti e farti da parte senza pensare di poter guardare negli occhi i tuoi amici. Non tu.

Sebbene spesso quando si è sotto, specie dopo relazioni di anni, sei tu a stare a disagio; sarà quel senso di vulnerabilità. Come e cosa sei dopo è lavoro di altri anni capirlo.

 

@Armand e Blackalba:Non ero affatto stufo,anzi!
Sono stato "agonizzante" per 2 giorni mentre lei andava in giro tranquilla e spensierata.Adesso mi chiedo,è giusto stare male per una persona che si è rivelata mooolto diversa da quella che credevi che fosse? Io dico di no